**Meloni frena sull'asse Washington-Bruxelles, Foti avverte: "Serve cautela".**

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Tensioni sui Dazi: Ministro frena il confronto a margine del Funerale, Meloni perplessa
ROMA - La questione dei dazi agita le acque politiche e diplomatiche. Un confronto tra Stati Uniti e Unione Europea, previsto a margine di un evento funebre, suscita forti perplessità nel governo italiano. Il ministro ha espresso il proprio disappunto, definendo "poco opportuna" una discussione di tale portata in un contesto così delicato: "Sarebbe come trasformare il funerale in una banca d'affari", ha dichiarato, sottolineando l'inappropriatezza del luogo e del momento.
Le riserve non si limitano alla cornice dell'incontro. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avrebbe espresso preoccupazioni circa la sostanza stessa del negoziato, temendo possibili ripercussioni per l'economia italiana. La delicatezza del tema richiede, a suo avviso, una maggiore cautela e un'analisi approfondita delle implicazioni.
Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, interviene nel dibattito. "Affrontare questioni così complesse senza una rete di protezione per le nostre imprese significa esporsi a rischi significativi", ha affermato Foti, evidenziando la necessità di una strategia coordinata e di garanzie concrete per il sistema produttivo italiano. Il rischio, secondo il deputato, è quello di subire conseguenze negative da un accordo sbilanciato.
La vicenda si inserisce in un quadro internazionale già segnato da tensioni commerciali e geopolitiche. L'Italia, in questo scenario, si trova a dover bilanciare gli interessi nazionali con le dinamiche globali, cercando di tutelare la propria economia senza compromettere i rapporti con i partner strategici. La prudenza, in questo momento, sembra essere la parola d'ordine.
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