Israele cancella i messaggi di cordoglio per la (falsa) morte di Papa Francesco: "Pura follia" - Paglia

Silenzio di Netanyahu e post cancellato: la gaffe diplomatica israeliana sulla morte di Papa Francesco
La scomparsa di Papa Francesco ha suscitato reazioni a livello globale, ma il comportamento di Israele ha destato perplessità e polemiche.Il silenzio del Premier israeliano Benjamin Netanyahu sulla morte di Papa Francesco è stato accolto con sorpresa da molti osservatori. Un silenzio ancor più pesante se confrontato con le immediate e sentite condoglianze espresse da leader di tutto il mondo. Questo silenzio, però, è stato ulteriormente amplificato da una scelta quantomeno infelice del Ministero degli Esteri israeliano.
Un primo messaggio di cordoglio, semplice e formale ("Riposa in pace, Papa Francesco. Che il suo ricordo sia una benedizione"), è stato pubblicato sui canali social del Ministero, per poi essere rimosso poco dopo. Questa improvvisa cancellazione ha alimentato le speculazioni e le critiche, generando un vespaio di polemiche.
Mons. Paglia definisce l'accaduto "pura follia", sottolineando la gravità del gesto e l'impatto negativo sull'immagine internazionale di Israele. La rapidità con cui il post è stato rimosso fa pensare ad una valutazione interna successiva, forse in seguito a pressioni interne o a una riconsiderazione della strategia comunicativa.
L'episodio solleva interrogativi sulla gestione della comunicazione diplomatica da parte del governo israeliano. La mancanza di una dichiarazione ufficiale da parte di Netanyahu, unita alla pubblicazione e successiva rimozione del messaggio del Ministero degli Esteri, ha creato un vuoto comunicativo interpretato da molti come una mancanza di rispetto nei confronti del Pontefice e della Santa Sede.
Il contrasto tra il silenzio ufficiale e la breve, poi ritirata, nota di cordoglio, ha contribuito a creare un'immagine di incertezza e di gestione poco attenta delle relazioni internazionali. L'accaduto necessita di una spiegazione chiara e trasparente da parte delle autorità israeliane per evitare che l'episodio si trasformi in un incidente diplomatico di maggiori proporzioni.
La vicenda evidenzia l'importanza di una comunicazione istituzionale coerente e attenta, soprattutto in momenti delicati come la scomparsa di una figura di rilievo mondiale come Papa Francesco. La mancanza di una risposta immediata e adeguata da parte di Israele ha lasciato un vuoto comunicativo che rischia di alimentare fraintendimenti e tensioni nelle relazioni internazionali. Il futuro chiarirà se si è trattato di un semplice errore o di una scelta più complessa dalle implicazioni ancora tutte da comprendere.
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