Ecco un'alternativa al titolo fornito: **Ucraina, USA in solitaria: "Putin tratterà solo con noi". L'Europa esclusa.**

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Ucraina: Tensioni transatlantiche e spiragli di dialogo
La situazione in Ucraina rimane al centro dell'attenzione internazionale, segnata da crescenti tensioni transatlantiche e timidi segnali di apertura al dialogo.
Un vertice cruciale a Londra ha visto l'assenza di figure chiave come Marco Rubio e Steven Witkoff, alimentando speculazioni sulle divergenze interne alla politica statunitense riguardo alla strategia da adottare nel conflitto.
Parallelamente, fonti mediatiche russe riferiscono di un'accettazione, da parte di Mosca, di una bozza di pace proposta dall'amministrazione Trump. Questa notizia, se confermata, rappresenterebbe un cambiamento significativo nel panorama diplomatico.
Il Presidente ucraino Zelensky, dal canto suo, ha espresso il desiderio di un incontro a Roma, auspicando un coinvolgimento più attivo dell'Italia nel processo di mediazione.
"Spero che l'Italia possa facilitare un dialogo costruttivo," ha dichiarato Zelensky, sottolineando l'importanza di un approccio multilaterale alla crisi.
Le indiscrezioni provenienti da Washington delineano un quadro in cui gli Stati Uniti sembrano privilegiare un approccio diretto con la Russia, bypassando, almeno in parte, il coinvolgimento dei partner europei.
"Putin sembra più incline ad accettare la nostra proposta di pace," avrebbe dichiarato un alto funzionario americano, lasciando intendere una possibile frattura nella linea comune occidentale.
Questa mossa ha suscitato preoccupazione in diverse capitali europee, dove si teme un'eccessiva influenza americana nella definizione dei termini di un eventuale accordo di pace.
L'evoluzione della situazione resta incerta, ma è evidente che il futuro dell'Ucraina si gioca su un delicato equilibrio tra diplomazia, interessi nazionali e alleanze internazionali.
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