**Caserta, Comune commissariato per infiltrazioni criminali.**

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Caserta, Comune sciolto per infiltrazioni mafiose: Marino annuncia ricorso
"Un atto politico abnorme". Così il sindaco Pio Del Gaudio ha definito la decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Comune di Caserta per presunte infiltrazioni mafiose. L'annuncio, giunto in serata, ha scosso profondamente l'amministrazione locale e la comunità casertana.
Del Gaudio ha espresso la sua ferma intenzione di presentare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) contro il decreto di scioglimento. "Non ci sono elementi concreti che giustifichino una decisione così grave", ha dichiarato il sindaco ai microfoni dei giornalisti. "Abbiamo sempre operato nel rispetto della legalità e della trasparenza, e siamo pronti a dimostrarlo in tutte le sedi opportune".
La decisione di sciogliere il Comune è stata presa a seguito di una relazione prefettizia che evidenzierebbe "condizionamenti da parte della criminalità organizzata" nell'attività amministrativa. Accuse che il sindaco respinge con forza, parlando di "strumentalizzazione politica" e di "campagna diffamatoria" orchestrata da avversari politici.
La notizia dello scioglimento ha provocato reazioni contrastanti in città. Da un lato, c'è chi esprime preoccupazione per il futuro del Comune e per le conseguenze che tale decisione potrebbe avere sulla vita dei cittadini. Dall'altro, c'è chi auspica che l'intervento dello Stato possa portare alla luce eventuali irregolarità e a una gestione più trasparente della cosa pubblica.
Il ricorso al TAR rappresenta l'ultima speranza per l'amministrazione guidata da Del Gaudio di ribaltare la decisione del Consiglio dei Ministri e di tornare a guidare il Comune di Caserta. La battaglia legale si preannuncia lunga e complessa, ma il sindaco appare determinato a difendere l'onorabilità sua e della sua squadra. La data dell'udienza al TAR non è ancora stata fissata.
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