Mercati in allerta: dazi e fuga dalla Cina mettono a rischio una crisi strutturale (Confindustria)

Mercati in allerta: dazi e fuga dalla Cina mettono a rischio una crisi strutturale (Confindustria)

Washington allenta la presa sui dazi portuali cinesi, ma l'incertezza resta

Washington ha confermato una stretta sugli oneri portuali per le navi cinesi, ma ha anche annunciato un'estensione delle esenzioni, dopo le forti proteste sollevate dal settore industriale statunitense. La decisione, arrivata dopo settimane di tensione tra le due maggiori potenze economiche, ha generato reazioni contrastanti sui mercati asiatici, con Tokyo in positivo mentre altre piazze mostrano un andamento misto. La Cina, intanto, continua a ridurre la sua esposizione ai Treasury statunitensi, un segnale di crescente sfiducia nei confronti dell'economia americana.

"La situazione resta estremamente delicata," afferma un analista di Nomura Securities, "e la decisione di Washington, pur attenuando l'impatto immediato, non risolve i problemi strutturali che affliggono il commercio bilaterale." L'incertezza legata alle future politiche commerciali statunitensi continua a pesare sulle aziende, alimentando timori di una nuova escalation.

Confindustria ha espresso forte preoccupazione, avvertendo del rischio di una "crisi strutturale" per l'economia italiana. L'associazione degli industriali italiani sottolinea l'importanza del mercato cinese per le esportazioni italiane e chiede al governo italiano di intervenire a livello europeo per promuovere un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti e scongiurare ulteriori misure protezionistiche.

Le nuove misure di Washington, pur prevedendo esenzioni per alcune categorie di merci, introducono comunque un livello di complessità e incertezza che rende difficile la pianificazione strategica per le aziende. La burocrazia aggiuntiva e i costi connessi alle nuove procedure potrebbero rivelarsi un peso significativo, soprattutto per le piccole e medie imprese. La decisione di Pechino di ridurre gli investimenti in Treasury statunitensi, inoltre, evidenzia una perdita di fiducia nel dollaro e nell'economia americana, un fattore che potrebbe avere ripercussioni a livello globale.

Il dibattito sulle politiche commerciali tra Stati Uniti e Cina resta aperto e le prossime mosse di entrambe le parti saranno cruciali per determinare l'evoluzione della situazione. La stabilità dei mercati internazionali dipende, in larga misura, dalla capacità delle due potenze di trovare un terreno comune e di evitare una spirale protezionistica che danneggerebbe l'economia globale.

Per approfondire: (si consiglia di consultare anche altre fonti autorevoli).

(18-04-2025 14:56)