Dazi: il precursore della crisi del 2008 prevede un disastro peggiore della recessione

L'allarme di Dalio: guerra commerciale e rischio di conflitto mondiale
Ray Dalio, il leggendario fondatore di Bridgewater Associates, uno degli hedge fund più grandi al mondo, ha lanciato un allarme preoccupante sulla guerra commerciale innescata dall'amministrazione Trump, prevedendo conseguenze ben più gravi di una semplice recessione. In una serie di interventi pubblici e sui suoi canali social, Dalio ha dipinto uno scenario inquietante, evocando il rischio di una crisi finanziaria globale, un deterioramento della democrazia e persino la possibilità di un conflitto mondiale.
"Le politiche protezionistiche e l'escalation dei dazi stanno creando una situazione estremamente pericolosa", ha affermato Dalio, ricordando la sua capacità di prevedere la crisi finanziaria del 2008. Secondo il miliardario, le conseguenze della guerra commerciale saranno molto peggiori di una semplice recessione, causando un'instabilità economica globale senza precedenti. Non si tratta solo di cali del PIL o di disoccupazione, ma di un profondo sconvolgimento del sistema finanziario internazionale.
Dalio ha evidenziato come l'aumento dei dazi stia portando ad una crisi del denaro, generando inflazione e destabilizzando i mercati. Questa situazione, a sua volta, indebolisce la fiducia nelle istituzioni democratiche, aprendo la strada a populismi e nazionalismi pericolosi. "La polarizzazione politica e la mancanza di fiducia nelle istituzioni sono terreni fertili per conflitti, sia interni che internazionali", ha sottolineato.
Il suo avvertimento va oltre le mere previsioni economiche: Dalio ha espresso una profonda preoccupazione per la possibilità di un'escalation del conflitto, anche militare, derivante dalla crescente tensione tra le grandi potenze. "La guerra commerciale non è un gioco a somma zero. Le sue conseguenze possono essere catastrofiche, persino portandoci sull'orlo di un conflitto mondiale", ha ammonito, invitando a una de-escalation immediata e ad una maggiore cooperazione internazionale.
Le parole di Dalio, uomo d'affari di grande esperienza e riconosciuta lungimiranza, risuonano come un campanello d'allarme per la comunità internazionale. La sua analisi, seppur pessimistica, sottolinea l'urgenza di trovare soluzioni diplomatiche per evitare un disastro economico e geopolitico di proporzioni inimmaginabili. La sua esperienza nel prevedere le crisi finanziarie lo rende una voce autorevole e degna di attenzione, rendendo il suo avvertimento particolarmente preoccupante.
La situazione richiede un'attenta analisi e un'azione immediata da parte dei leader mondiali. Il rischio di un'escalation è reale e le conseguenze potrebbero essere devastanti. La comunità internazionale deve reagire con tempestività ed efficacia per evitare il peggio.
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