**"Bilancio statale senza fondi per la sicurezza nazionale e l'energia."**

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DEF: Crescita al Rallentatore, Scontro Frontale in Consiglio dei Ministri
Il Documento di Economia e Finanza (DEF) approdato oggi al Consiglio dei Ministri scatena un'ondata di polemiche. La revisione al ribasso delle stime di crescita del PIL, dimezzata rispetto alle previsioni iniziali, ha innescato un acceso dibattito politico, con le opposizioni che accusano il governo di nascondere la gravità della situazione economica.
Il Partito Democratico, attraverso le parole del suo segretario, ha espresso forte preoccupazione: "Questo DEF è un'operazione di cosmetica finanziaria che non affronta i problemi reali del Paese. Si minimizza la recessione e si ignorano le difficoltà delle famiglie e delle imprese."
Anche all'interno della maggioranza emergono divisioni. La Lega, pur sostenendo formalmente il documento, rilancia la sua posizione contraria all'aumento delle spese militari: "Prioritario investire in sanità, istruzione e sostegno al lavoro. Il riarmo non è una priorità per gli italiani."
Critiche arrivano anche da settori specifici, che denunciano l'assenza di misure concrete per affrontare le emergenze del momento. In particolare, si lamenta la mancanza di interventi per sostenere la Difesa e per contenere l'aumento delle tariffe energetiche, che rischiano di pesare ulteriormente sui bilanci delle famiglie.
Il DEF, dunque, si preannuncia come un terreno di scontro politico e sociale nei prossimi mesi. Resta da vedere se il governo sarà in grado di trovare un compromesso per affrontare le sfide economiche che attendono il Paese.
Gli esperti, intanto, avvertono: senza interventi mirati e una strategia di rilancio credibile, la ripresa rischia di essere più lenta e difficoltosa del previsto.
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