**Giudizio sul comportamento scolastico, il dirigente Arte: "Lo eliminerei, priorità all'educazione"**

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Scuola, pugno duro o dialogo? Il Preside del Marco Polo: "Serve l'educazione, non solo la punizione"
Firenze, - Il dibattito sul voto in condotta e sulla gestione dei comportamenti problematici a scuola è più acceso che mai. Abbiamo incontrato il Dirigente Scolastico dell'Istituto Tecnico Marco Polo di Firenze, il professor Arte, per capire la sua visione in merito.
"Credo fermamente che una sanzione per atti di bullismo o violenza sia necessaria," ha esordito il Preside Arte. "Ma ridurre tutto a un giudizio numerico, a un voto, non è sufficiente. Anzi, rischia di essere controproducente."BR
Secondo il Dirigente, la chiave è un lavoro educativo profondo. "Dobbiamo capire le motivazioni dietro a certi comportamenti, parlare con i ragazzi, aiutarli a sviluppare empatia e senso di responsabilità."BR
Il tema dell'abolizione del voto in condotta, già da tempo al centro del dibattito politico, è visto con favore dal Preside: "Fosse per me, lo abolirei. Penso che esistano strumenti più efficaci per valutare la crescita personale degli studenti e il loro impegno nel rispetto delle regole."BR
Il professor Arte sottolinea l'importanza del ruolo della famiglia e della collaborazione tra scuola e genitori. "Dobbiamo lavorare insieme per creare un ambiente positivo e stimolante, dove i ragazzi si sentano ascoltati e compresi."BR
Ma cosa succede concretamente al Marco Polo quando si verificano episodi di bullismo? "Abbiamo protocolli ben definiti," spiega il Preside. "Si parte dall'ascolto delle vittime e dei responsabili, si cerca di mediare e di trovare soluzioni riparatorie. In alcuni casi, è necessario ricorrere a misure disciplinari più severe, ma sempre con l'obiettivo di educare e non solo di punire."BR
Insomma, una visione che punta più sull'educazione che sulla repressione, nella convinzione che solo così si possa costruire una scuola davvero inclusiva e rispettosa. Un approccio che, pur non negando la necessità di sanzioni, mette al centro il dialogo e la crescita personale degli studenti.
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