Drone russo vicino Ispra: indagini su altri voli sospetti

Drone russo vicino al JRC di Ispra: la Procura di Milano apre un'inchiesta per spionaggio
La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per spionaggio internazionale in seguito alla segnalazione di un drone di presunta origine russa sorvolato nei pressi del Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea, il centro di ricerca situato a Ispra, sul Lago Maggiore. L'episodio, avvenuto nel corso di quest'anno, ha immediatamente destato allarme, considerando la natura sensibile delle attività di ricerca condotte all'interno del complesso. Il JRC di Ispra si occupa infatti di tematiche cruciali a livello europeo, spaziando dall'energia e l'ambiente alla sicurezza alimentare e alla salute.
L'indagine, coordinata dal pubblico ministero competente, si concentra sull'identificazione del proprietario e del pilota del drone, nonché sulle motivazioni del sorvolo. Si sta valutando se l'azione rientri in un contesto di spionaggio industriale o se rappresenti una più ampia minaccia alla sicurezza nazionale. Le autorità stanno analizzando le immagini e i dati raccolti per ricostruire la traiettoria del drone e individuare eventuali altri voli sospetti nella zona. Non è escluso che possano emergere elementi che colleghino questo evento ad altre possibili attività di sorveglianza.
L'episodio solleva serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle infrastrutture strategiche europee e alla vulnerabilità di siti cruciali per la ricerca e l'innovazione. L'utilizzo di droni per scopi di spionaggio rappresenta una sfida sempre più pressante per le agenzie di sicurezza, richiedendo un costante aggiornamento delle misure di contrasto e prevenzione. Le indagini sono in corso e si attendono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, con l'obiettivo di fare piena luce su quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità.
La delicatezza delle ricerche svolte presso il JRC di Ispra rende questo episodio particolarmente grave. Sono in corso accertamenti per verificare se vi sia stata effettiva compromissione di dati o informazioni sensibili. La collaborazione tra le autorità italiane e le istituzioni europee è fondamentale per garantire la sicurezza del centro e la protezione delle attività di ricerca che vi si svolgono. L'obiettivo è quello di prevenire futuri episodi simili, rafforzando i sistemi di sicurezza e di sorveglianza.
Si attendono ulteriori comunicazioni ufficiali da parte della Procura di Milano e delle autorità competenti. La vicenda sottolinea la necessità di una maggiore attenzione e di una strategia più efficace per contrastare le minacce alla sicurezza provenienti dall'utilizzo di droni per scopi illeciti. Ulteriori informazioni potranno essere reperite su siti di informazione internazionali.
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