Caso Askatasuna: 18 condanne, nessun'associazione riconosciuta

18 Condanne per i Militanti di Askatasuna, ma Nessun Riconoscimento di Associazione a Delinquere
Torino, 27 Ottobre 2023 - Si è concluso ieri il processo di primo grado per i militanti del centro sociale Askatasuna di Torino, con 18 condanne per una serie di reati che vanno dal danneggiamento aggravato alla resistenza a pubblico ufficiale. La sentenza, tuttavia, non ha riconosciuto l'esistenza di un'associazione a delinquere, un punto cruciale per l'accusa.
Le pene inflitte variano da pochi mesi a diversi anni di reclusione, a seconda della gravità dei singoli reati contestati. Tra gli imputati figurano attivisti storici del centro sociale, noti per la loro partecipazione a numerose proteste e manifestazioni negli anni. La sentenza, emessa dal Tribunale di Torino, rappresenta un punto di svolta in un caso giudiziario che ha tenuto banco per mesi, dividendo l'opinione pubblica e alimentando il dibattito sul ruolo dei centri sociali nella società contemporanea.
La difesa ha annunciato appello, contestando la ricostruzione dei fatti operata dall'accusa e sottolineando la mancanza di prove sufficienti a dimostrare l'esistenza di una struttura organizzata finalizzata alla commissione di reati. Secondo gli avvocati, le azioni dei militanti di Askatasuna sarebbero da considerare singole iniziative, prive di un coordinamento preciso e preordinato.
L'assenza di condanna per associazione a delinquere rappresenta un elemento di significativa importanza. Questo significa che il Tribunale non ha ritenuto provata l'esistenza di una struttura gerarchica e di un piano criminale condiviso dagli imputati. Le pene inflitte, pur essendo considerevoli per alcuni imputati, riflettono quindi la valutazione dei singoli reati e non una responsabilità collettiva per un’ipotetica organizzazione criminale.
La vicenda giudiziaria di Askatasuna ha riacceso il dibattito sul diritto di protesta e sui limiti della repressione nei confronti dell'attivismo politico. Le implicazioni della sentenza saranno oggetto di analisi nei prossimi mesi, anche alla luce del ricorso in appello che potrà riaprire la discussione sulle responsabilità individuali e sulla qualificazione giuridica delle azioni contestate ai militanti del centro sociale.
Per ulteriori approfondimenti sulla vicenda, si consiglia di consultare i siti di informazione locale e nazionale, nonché le pubblicazioni della magistratura.
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