Ucraina: Macron frena su revoca sanzioni, Mosca vuole guerra lunga

Ucraina: Macron frena su revoca sanzioni, Mosca vuole guerra lunga

Rutte frena sull'autonomia europea in materia di difesa: "La Ue non può sostituire l'ombrello nucleare Usa"

L'Olanda si schiera contro una difesa europea completamente indipendente dagli Stati Uniti. Il Primo Ministro olandese, Mark Rutte, ha ribadito con forza la necessità di mantenere lo stretto legame transatlantico in materia di sicurezza, affermando che l'Unione Europea non è in grado, almeno per il momento, di sostituire completamente l'ombrello nucleare statunitense. Le dichiarazioni di Rutte arrivano in un contesto di crescente dibattito all'interno dell'Ue sulla necessità di rafforzare le proprie capacità di difesa, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.

"La cooperazione con gli Stati Uniti rimane fondamentale per la nostra sicurezza", ha sottolineato Rutte in una recente conferenza stampa. La sua posizione appare cauta, se non contraria, rispetto alle aspirazioni di alcuni Stati membri di creare una forza di difesa europea pienamente autonoma, capace di affrontare le sfide di sicurezza del XXI secolo senza la dipendenza dagli Stati Uniti. Questo punto di vista, ovviamente, genera forti discussioni all'interno dell'Unione.

Intanto, da Kiev arriva una richiesta precisa: truppe Ue, ma non peacekeeper. Il governo ucraino, tramite i propri canali diplomatici, ha ribadito la richiesta di un maggiore coinvolgimento dell'Ue nella difesa del paese, specificando la necessità di truppe per "combattere" attivamente sul fronte, non semplicemente di forze di pace. Questa distinzione è fondamentale e evidenzia la gravità della situazione sul campo e la crescente urgenza di un intervento più incisivo da parte dell'Europa. La richiesta ucraina mette ulteriormente pressione sui leader europei, sollecitando una risposta concreta e immediata.

Macron: "Mosca vuole prolungare la guerra, presto per revoca sanzioni". Il Presidente francese Emmanuel Macron ha, intanto, accusato la Russia di voler prolungare il conflitto, respingendo l'ipotesi di una rapida revoca delle sanzioni imposte a Mosca. "È troppo presto per parlare di revoca delle sanzioni", ha dichiarato Macron, evidenziando come la fine delle ostilità sia ancora lontana e che qualsiasi decisione in tal senso dovrebbe essere presa solo a seguito di una significativa de-escalation del conflitto e di reali progressi verso una soluzione pacifica. Le parole di Macron sottolineano la difficoltà di trovare una soluzione diplomatica alla crisi, con la Russia che sembra intenzionata a proseguire la guerra, almeno nel breve termine. La situazione, dunque, rimane estremamente complessa e incerta.

La situazione geopolitica richiede una riflessione approfondita sulle strategie di difesa europee e sulla necessità di una maggiore coesione tra i paesi membri dell'Ue per affrontare le crescenti sfide alla sicurezza. Il dibattito è aperto e le posizioni, come dimostrano le dichiarazioni di Rutte e Macron, ancora molto distanti tra loro.

(26-03-2025 22:11)