Sotto assedio in Turchia: oltre 1100 arresti, Erdogan promette rappresaglie.

Sotto assedio in Turchia: oltre 1100 arresti, Erdogan promette rappresaglie.

Turchia: Sesto giorno di proteste, oltre 1100 arresti dopo la detenzione del sindaco di Istanbul

La repressione del governo turco si fa sempre più dura dopo la convalida dell'arresto di Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell'opposizione.

Il paese è in fibrillazione da sei giorni. Manifestazioni di protesta, scontri con le forze dell'ordine e un numero crescente di arresti caratterizzano il panorama politico turco, dopo la convalida della condanna a due anni e sette mesi di Ekrem İmamoğlu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdoğan. Oltre 1100 persone sono state arrestate dall'inizio delle proteste, secondo fonti indipendenti. Tra queste, almeno 10 giornalisti, a testimonianza della crescente stretta sulla libertà di stampa in Turchia.

"Una situazione inaccettabile", ha dichiarato un portavoce dell'Unione Europea, chiedendo ad Ankara di rispettare i principi democratici e i diritti fondamentali dei suoi cittadini. L'UE ha espresso profonda preoccupazione per la crescente repressione e per l'escalation della violenza. Il richiamo al rispetto dello stato di diritto e della libertà di espressione è stato ribadito anche da numerose organizzazioni internazionali per i diritti umani.

Intanto, il presidente Erdoğan ha mostrato fermezza, dichiarando: "Chi provoca il caos, pagherà". Le sue parole risuonano come un avvertimento per tutti coloro che intendono sfidare il suo governo. La situazione resta tesa, con il rischio di ulteriori scontri e arresti nei prossimi giorni. La convalida della sentenza contro İmamoğlu è stata vista come un duro colpo all'opposizione e ha scatenato l'ira di molti turchi, che vedono nella repressione un tentativo di soffocare la dissenso politico.

L'arresto del sindaco e la successiva ondata di arresti sono stati ampiamente condannati a livello internazionale, sollevando seri dubbi sulla reale volontà del governo turco di garantire il rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi in Turchia, temendo un ulteriore deterioramento della situazione politica e sociale del paese.

La situazione necessita di un'attenta osservazione e un'azione decisa della comunità internazionale per garantire il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione in Turchia.

Per ulteriori informazioni sulla situazione in Turchia, si consiglia di consultare siti di organizzazioni internazionali per i diritti umani come Human Rights Watch e Amnesty International.

(24-03-2025 22:00)