Primarie turche: Imamoglu sfiora i 15 milioni di voti, oltre 1100 arresti per le proteste

Primarie turche: Imamoglu sfiora i 15 milioni di voti, oltre 1100 arresti per le proteste

Turchia in fiamme: Nuove proteste e arresti dopo la condanna di Imamoglu

La Turchia è nuovamente scossa da una ondata di proteste e arresti, a seguito della convalida della condanna a due anni e sette mesi del sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu. La decisione giudiziaria, che di fatto lo estromette dalla vita politica, ha scatenato una reazione immediata e violenta in diverse città del paese.

Secondo quanto riportato da diverse fonti internazionali, nelle ultime ore sono stati arrestati oltre 10 giornalisti, in un ulteriore segno di repressione della libertà di stampa da parte delle autorità turche. Il bilancio complessivo degli arresti dall'inizio delle proteste, secondo le stime più recenti, supera ormai le 1.100 persone.

La situazione è particolarmente tesa a Istanbul e Ankara, dove le forze dell'ordine sono intervenute duramente per disperdere i manifestanti. Testimonianze raccolte sul campo parlano di scontri violenti e di un massiccio impiego di gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. L'atmosfera è carica di tensione e l'incertezza sul futuro politico del paese è palpabile.

Intanto, emergono dettagli sulla partecipazione alle primarie del partito CHP: oltre 15 milioni di persone hanno votato per Imamoglu, a testimonianza della sua popolarità e del malcontento diffuso verso il governo.

L'Unione Europea ha espresso profonda preoccupazione per gli sviluppi in Turchia, esortando Ankara a rispettare i principi democratici e lo stato di diritto. In una dichiarazione ufficiale, l'UE ha condannato la repressione delle proteste e gli arresti dei giornalisti, sottolineando la necessità di garantire la libertà di espressione e di assemblea. La risposta del governo turco non si è fatta attendere, con dichiarazioni che ribadiscono la legalità delle azioni intraprese.

La situazione rimane estremamente critica e delicata. La repressione delle proteste e l'arresto di giornalisti gettano ombre profonde sulla situazione dei diritti umani in Turchia e accendono i riflettori sulle crescenti tensioni politiche. Il futuro del paese appare incerto, appeso a un filo tra la repressione e la resistenza civile. Seguiremo con attenzione gli sviluppi.

(24-03-2025 11:39)