Tragico epilogo per Alexandra Garufi: il cyberbullismo sulla sua identità di genere l'ha spinta al suicidio.
Tragedia a Sesto San Giovanni: Tiktoker Alexandra Garufi si toglie la vita, indagini per istigazione al suicidio
**Sesto San Giovanni, Milano** - Una giovane vita spezzata, un'altra vittima dell'odio online. Alexandra Garufi, ventunenne con un seguito considerevole sui social media, è stata trovata senza vita nella sua abitazione. I Carabinieri di Sesto San Giovanni stanno indagando per istigazione al suicidio, al fine di fare luce sulle possibili responsabilità legate agli insulti e alle offese ricevute dalla giovane online, in particolare in relazione al suo percorso di transizione di genere.La notizia ha sconvolto la comunità online e riapre il dibattito sulla violenza verbale e l'odio che si diffondono incontrollati sui social network. Alexandra, conosciuta per i suoi contenuti su *TikTok* e altre piattaforme, aveva condiviso apertamente la sua esperienza di transizione, diventando un punto di riferimento per molti giovani che si trovano ad affrontare simili percorsi. Purtroppo, la sua visibilità l'ha anche esposta a commenti denigratori e attacchi personali che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbero averla spinta a compiere l'estremo gesto.
Le indagini sono in corso per identificare gli autori dei messaggi più offensivi e per valutare se tali messaggi possano aver avuto un ruolo determinante nella decisione della giovane. La Procura ha disposto l'autopsia per accertare le cause del decesso.
L'intera vicenda solleva interrogativi urgenti sulla necessità di una maggiore responsabilizzazione delle piattaforme social nella lotta contro l'odio online e sulla protezione degli utenti più vulnerabili. È fondamentale promuovere un uso consapevole e rispettoso dei social media, educando i giovani al rispetto della diversità e alla lotta contro ogni forma di discriminazione.
La redazione esprime il proprio cordoglio alla famiglia e agli amici di Alexandra.
_Ulteriori aggiornamenti seguiranno._
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