Chierichetti bavaresi in sciopero: difesa del parroco accusato di eccessi alcolici

Chierichetti bavaresi in sciopero: difesa del parroco accusato di eccessi alcolici

Baviera: Cento ministranti in sciopero per difendere il loro sacerdote accusato di "orge alcoliche"

Hauzenberg, Germania - Una straordinaria dimostrazione di solidarietà sta scuotendo la piccola comunità di Hauzenberg, in Baviera. Cento ministranti hanno incrociato le braccia, dando vita ad uno sciopero silenzioso ma di forte impatto, per difendere il loro sacerdote, al quale è stato vietato di celebrare messa a seguito di accuse di "orge alcoliche".

Secondo quanto riportato dai giovani chierichetti, la vicenda sarebbe nata da una delazione anonima. "È tutta colpa di un delatore", hanno dichiarato i ministranti in una dichiarazione congiunta, sottolineando la loro fiducia incondizionata nel prete. Hanno descritto il sacerdote come una figura guida, un punto di riferimento per l'intera comunità, e si sono detti profondamente amareggiati per le accuse mosse nei suoi confronti.

La notizia ha rapidamente fatto il giro della Germania, generando un acceso dibattito pubblico. Mentre alcuni criticano la decisione della diocesi, molti altri esprimono solidarietà ai ministranti e al sacerdote, sottolineando l'importanza del supporto comunitario e la necessità di accertare la verità prima di prendere provvedimenti drastici. La comunità di Hauzenberg si è schierata compatta a difesa del prete, organizzando manifestazioni di sostegno e raccogliendo firme per una petizione.

La diocesi, dal canto suo, si è limitata a confermare la sospensione del sacerdote, dichiarando di aver aperto un'inchiesta interna per far luce sulla vicenda. Non sono state fornite ulteriori dettagli sulle accuse, né sulla tempistica delle indagini. L'atmosfera rimane tesa, con la comunità di Hauzenberg in attesa di un chiarimento e con i cento ministranti determinati a proseguire il loro sciopero finché giustizia non sarà fatta.

"Non ci arrenderemo finché il nostro sacerdote non potrà tornare a celebrare la messa", hanno dichiarato i ministranti, evidenziando la profonda ferita inferta alla comunità da questa vicenda. L'episodio di Hauzenberg solleva interrogativi cruciali sul ruolo della delazione anonima e sulla necessità di garantire un processo equo e trasparente anche all'interno della Chiesa cattolica.

La vicenda, senza dubbio, lascia un'amara consapevolezza: la fede e la solidarietà di una comunità possono essere messe a dura prova, ma la loro forza può anche sorprendere, resistendo alle accuse e alle divisioni.

(24-03-2025 14:47)