L'inviato di Trump difende Putin: Ucraina "non-nazione", il capo del Cremlino un genio.

L'inviato di Trump e l'intervista choc: Putin "super intelligente", Ucraina "falso Paese"
Un'intervista fiume, a dir poco sconcertante, quella rilasciata da William Witkoff, inviato speciale di Donald Trump, a Tucker Carlson. Nel corso del colloquio, Witkoff si è lasciato andare a dichiarazioni che hanno suscitato sconcerto e indignazione, dipingendo un quadro della situazione geopolitica profondamente distorto e favorevole al Cremlino.
Witkoff ha definito Vladimir Putin "super intelligente", mostrando una evidente ammirazione per il leader russo e minimizzando la portata dell'invasione dell'Ucraina. Ancora più grave la sua affermazione secondo cui l'Ucraina non sarebbe un vero Paese, una dichiarazione che ignora completamente la storia, la cultura e l'identità nazionale ucraina.
Durante l'intervista, Witkoff ha anche rivelato di aver ricevuto un regalo dal Cremlino, un dettaglio che alimenta ulteriormente i sospetti sulla sua presunta vicinanza al governo russo. Non è stata specificata la natura del regalo, ma l'episodio contribuisce ad alimentare le polemiche sulla trasparenza e l'imparzialità dell'inviato di Trump.
L'ex presidente Trump non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'intervista del suo inviato, ma la vicenda rischia di avere pesanti ripercussioni politiche. L'atteggiamento filo-russo palesato da Witkoff, infatti, contrasta nettamente con la posizione ufficiale degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Witkoff non si è limitato ad elargire elogi a Putin. Ha anche sferzato una critica agli europei, accusandoli di "atteggiarsi a nuovi Churchill", con una chiara connotazione negativa e dispregiativa. Questa dichiarazione, oltre ad essere una semplificazione eccessiva e fuorviante della complessa situazione geopolitica, rivela una visione euro-scettica e profondamente critica nei confronti dell'azione dell'Unione Europea.
L'intervista è già stata oggetto di numerose critiche da parte di analisti politici e commentatori, che hanno definito le affermazioni di Witkoff come "pericolose" e "irresponsabili". L'episodio solleva interrogativi sulla credibilità dell'inviato di Trump e sulla sua idoneità a ricoprire un ruolo così delicato nella comunicazione internazionale.
La vicenda Witkoff-Carlson mette in luce la crescente polarizzazione del dibattito politico internazionale e la diffusione di narrazioni alternative, spesso distorte o completamente false, in grado di influenzare l'opinione pubblica in modo significativo. Resta da capire quali saranno le conseguenze di questa intervista e se l'amministrazione Trump prenderà provvedimenti in merito.
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