Istanbul in fermento: folla oceanica contesta il governo dopo l'arresto di Imamoglu.

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ISTANBUL IN FIAMME: 300.000 IN PIAZZA DOPO L'ARRESTO SHOCK DI IMAMOGLU
Istanbul è paralizzata da imponenti manifestazioni di protesta in seguito all'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco della città e figura di spicco del principale partito di opposizione di centrosinistra. Si stima che 300.000 persone siano scese in piazza, riversandosi nelle strade e scandendo slogan contro il governo di Recep Tayyip Erdogan.
L'arresto di Imamoglu, formalmente motivato da accuse di corruzione e presunti legami con il PKK, ha scatenato un'ondata di indignazione popolare. Molti vedono in questa mossa un tentativo di silenziamento dell'opposizione in vista delle prossime elezioni.
Le manifestazioni, iniziate pacificamente, sono degenerate in alcuni scontri con le forze dell'ordine. Diverse fonti riportano l'utilizzo di gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla. La tensione è palpabile e si temono ulteriori escalation.
Fonti vicine al partito di Imamoglu denunciano l'arresto come "una manovra politica vergognosa e un attacco alla democrazia". Il governo, dal canto suo, respinge le accuse e ribadisce la sua fiducia nella magistratura.
La situazione a Istanbul è in continua evoluzione. Resta da vedere se le manifestazioni si placheranno o se, al contrario, si intensificheranno ulteriormente, mettendo a dura prova la stabilità del paese.
Per approfondire: Human Rights Watch - Turchia
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