Ecco un'alternativa al titolo originale: **Ventotene, Meloni prende le distanze: "Europa lontana dai nostri ideali". Accuse di decontestualizzazione.**

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Ventotene, la miccia che incendia l'Aula: Meloni e il Manifesto al centro della tempesta

Roma - La discussione sul futuro dell'Europa si è trasformata in una vera e propria bagarre alla Camera dei Deputati, con il Manifesto di Ventotene al centro di un acceso scontro tra maggioranza e opposizioni. A scatenare il caos, le parole della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che, durante un suo intervento, ha espresso forti riserve sul testo considerato uno dei pilastri dell'europeismo.

“Quel manifesto,” ha dichiarato Meloni, “rappresenta un'idea di Europa che non è la mia. Un'Europa centralista e burocratica che, a mio avviso, si allontana troppo dalle esigenze dei cittadini e delle nazioni.” La premier ha poi aggiunto di ritenere che “ci sia un’Europa che non ha funzionato, che ha sbagliato tante cose, e che va cambiata”.

Le opposizioni sono insorte immediatamente, accusando Meloni di revisionismo storico e di voler minare le fondamenta del progetto europeo. Diverse voci si sono levate per denunciare le "citazioni parziali" del Manifesto, estrapolate dal contesto e utilizzate per sostenere una visione politica distorta. “È inaccettabile strumentalizzare un testo così importante per fini politici,” ha tuonato un deputato del Partito Democratico. “Meloni dimostra di non aver compreso lo spirito di Ventotene, che è quello di un'Europa unita nella diversità.”BRAltre voci all'interno dell'opposizione hanno sottolineato come la critica al centralismo europeo dovrebbe essere costruttiva e mirare a un'Europa più efficiente e vicina ai cittadini, e non un pretesto per smantellare l'integrazione.BRLa tensione resta alta, e si preannunciano nuove scintille in Parlamento nelle prossime settimane.

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(19-03-2025 13:14)