Stop alle corride a Città del Messico: la vittoria degli animalisti

Città del Messico dice addio alle corride violente: trionfo animalista, rabbia dei toreri
Una storica decisione scuote il mondo della tauromachia: l'Assemblea legislativa di Città del Messico ha approvato una legge che vieta l'uccisione dei tori nelle arene e l'utilizzo di oggetti taglienti che possano ferire gli animali.
La notizia, accolta con giubilo dalle associazioni animaliste, ha scatenato invece l'ira dei toreri e degli appassionati di questa tradizione millenaria. "È una vergogna!" – hanno tuonato alcuni rappresentanti del settore, denunciando un attacco alla cultura e alla tradizione messicana. La legge, entrata in vigore quest'anno, rappresenta un duro colpo per un'attività che, seppur in declino, mantiene ancora un certo seguito nella capitale messicana.
Le proteste sono già iniziate. Gruppi di toreri e sostenitori della corrida hanno organizzato manifestazioni di piazza, denunciando una decisione che, a loro dire, colpisce non solo i matadores, ma anche gli allevatori e tutti coloro che lavorano nell'industria taurina. Si temono gravi ripercussioni economiche per le numerose famiglie che dipendono da questa attività.
Gli animalisti, invece, esultano per questa vittoria, definita un passo fondamentale nella lotta contro la crudeltà sugli animali. Organizzazioni come la PETA hanno applaudito la decisione, invitando altre città e paesi a seguire l'esempio di Città del Messico. "È un giorno di speranza per i tori – si legge in un comunicato stampa – questo divieto rappresenta una vittoria per la compassione e per il rispetto del benessere animale."
Il dibattito sulla corrida è acceso in tutto il mondo. Mentre alcuni la considerano una forma d'arte e una parte integrante della cultura spagnola e latinoamericana, altri la condannano come uno spettacolo crudele e inaccettabile. La decisione di Città del Messico si inserisce in questo contesto di crescente consapevolezza verso i diritti degli animali e potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta per la loro protezione. Il futuro della tauromachia in Messico, e non solo, appare ora più incerto che mai.
L'iter legislativo è stato lungo e complesso, caratterizzato da accesi scontri tra i fautori e i detrattori della corrida. La legge, tuttavia, è stata approvata con una maggioranza sufficiente ad assicurarne l'entrata in vigore.
Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questa decisione a lungo termine, sia dal punto di vista economico che sociale. Un fatto è certo: la battaglia per i diritti degli animali continua, e Città del Messico ha appena segnato un punto a favore della compassione.
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