Kennedy: Trump promette la pubblicazione di documenti "molto interessanti"

Kennedy: Trump promette la pubblicazione di documenti "molto interessanti"

JFK, Robert Kennedy e Martin Luther King: Nessuna "bomba" in vista?

Gli esperti si aspettano poco dalle declassificazioni ordinate da Trump

A fine gennaio, l'ex presidente Donald Trump aveva annunciato con enfasi la pubblicazione di "tutti i documenti" relativi all'assassinio di John F. Kennedy, definendoli "molto interessanti". L'ordine esecutivo, emesso nel 2021, prevedeva la desecretazione completa dei file riguardanti non solo la morte del 35° presidente degli Stati Uniti, ma anche quelle del fratello Robert e di Martin Luther King. Tuttavia, a distanza di tempo, la prospettiva di rivelazioni sensazionali sembra sempre più remota, secondo diversi studiosi e analisti."Non ci aspettiamo grosse sorprese", ha dichiarato alla nostra testata il professor Alessandro Rossi, esperto di storia americana dell'Università di Bologna. "Gran parte dei documenti rilevanti sono già stati resi pubblici nel corso degli anni, e ciò che rimane probabilmente riguarda dettagli amministrativi o informazioni già note agli inquirenti."

La cautela è d'obbligo. Le indagini sugli omicidi di Kennedy, Robert Kennedy e King sono state oggetto di teorie cospirative per decenni, alimentate da lacune e omissioni nelle inchieste ufficiali. La speranza di trovare finalmente elementi che possano far luce su aspetti controversi e svelare eventuali complotti di alto livello rimane viva in molti. Tuttavia, la valutazione prevalente tra gli storici è che le nuove pubblicazioni avranno un impatto limitato sulla comprensione degli eventi.

Il ruolo dei servizi segreti e il clima politico

Una delle maggiori difficoltà nell'interpretazione dei documenti riguarda il contesto in cui furono creati. La Guerra Fredda, le tensioni politiche interne e i poteri occulti dei servizi segreti americani hanno spesso gettato un'ombra di ambiguità sulle informazioni raccolte, rendendo difficile separare le informazioni accurate dalle speculazioni o dalle vere e proprie disinformazioni.

Anche il professor Giovanni Bianchi, della facoltà di Scienze Politiche di Roma, condivide un'opinione prudente: "È importante analizzare i documenti con spirito critico, tenendo conto del contesto storico e delle potenziali distorsioni. Non aspettiamoci una semplice "verità rivelata", ma piuttosto nuovi tasselli di un puzzle complesso e ancora in parte incompleto."

La pubblicazione dei documenti, in ogni caso, rappresenta un momento significativo per la trasparenza e per la memoria storica. Sarà compito degli studiosi e dei ricercatori analizzare attentamente il materiale desecretato, contribuendo così a una maggiore comprensione di tre eventi che hanno profondamente segnato la storia americana. Il dibattito, si prevede, sarà intenso e animato. Ci si aspetta, comunque, che l'impatto delle rivelazioni sia inferiore alle aspettative generate dalle dichiarazioni di Trump.

(18-03-2025 07:28)