**Rischio Sumy: Kiev in allerta dopo la battuta d'arresto russa a Kursk.**

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Ucraina nel caos: Mosca punta alla "zona cuscinetto", Zelensky silura Bargilevich e incombe lo spettro di Sumy
Kiev - Le ultime settimane si sono rivelate particolarmente turbolente per l'Ucraina, stretta tra l'avanzata russa e le turbolenze interne. La ritirata da Kursk, pur non confermata ufficialmente, ha generato un'ondata di panico e timore, alimentando il sospetto di una nuova, imminente invasione della regione di Sumy. La situazione è resa ancor più complessa dalle dichiarazioni provenienti da Mosca, che paventano la creazione di una "zona cuscinetto" lungo il confine, una mossa interpretata da molti analisti come una preparazione per un'annessione strisciante di territori ucraini.
Parallelamente, un fulmine a ciel sereno ha scosso i vertici militari ucraini: il Presidente Zelensky ha infatti destituito il capo di Stato Maggiore, Sergiy Bargilevich, una decisione che, per quanto non motivata pubblicamente, lascia presagire tensioni interne e divergenze strategiche nella gestione del conflitto. Il rimpasto ai vertici militari giunge in un momento delicato, quando l'Ucraina necessiterebbe di stabilità e coesione per fronteggiare la minaccia russa.
La creazione della "zona cuscinetto", qualora confermata, rappresenterebbe un'ulteriore escalation del conflitto e un duro colpo per la sovranità ucraina. La regione di Sumy, già teatro di aspri combattimenti nelle prime fasi dell'invasione, si trova ora a fronteggiare nuovamente lo spettro della guerra. La popolazione civile, stremata da mesi di conflitto, vive in uno stato di costante apprensione, temendo il ritorno delle truppe russe e la distruzione delle proprie case.
Le prossime settimane si preannunciano cruciali per il futuro dell'Ucraina. La resistenza ucraina, sostenuta dagli aiuti occidentali, dovrà dimostrare di essere in grado di respingere l'avanzata russa e di preservare l'integrità territoriale del paese. Resta da vedere se la "zona cuscinetto" rimarrà solo una minaccia o se si concretizzerà in una nuova fase, ancora più cruenta, del conflitto.
Aggiornamenti a seguire.
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