Costa: Riappropriazione europea della difesa, priorità all'industria nazionale

L'Europa si arma: Costa punta sull'industria nazionale
L'intervista che scuote Bruxelles: il Presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa difende la necessità di un'Europa più autonoma nel settore della difesa, privilegiando gli acquisti dalle industrie nazionali."Assumersi adesso la responsabilità della propria difesa non significa rompere con gli Stati Uniti", ha dichiarato Costa in un'intervista rilasciata oggi, chiarendo la posizione dell'Unione Europea rispetto alla sua crescente autonomia strategica. "Ma dobbiamo privilegiare i produttori degli Stati membri", ha aggiunto, sottolineando la necessità di rafforzare l'industria europea della difesa e ridurre la dipendenza da fornitori esterni.
La dichiarazione di Costa arriva in un momento di crescente tensione geopolitica e rappresenta un'importante svolta nella politica di difesa dell'UE. Per anni, l'Europa ha fatto affidamento in larga misura sugli Stati Uniti per la sua sicurezza, ma la guerra in Ucraina ha evidenziato la necessità di una maggiore autonomia e autosufficienza nel settore.
"L'Europa si deve riarmare comprando dalle industrie nazionali", ha ribadito il Presidente del Consiglio, evidenziando come questo approccio non solo rafforzerebbe la sicurezza europea, ma anche l'economia e l'occupazione all'interno del blocco. Si tratta di un investimento strategico a lungo termine, che mira a creare una base industriale europea più forte e competitiva nel settore della difesa, riducendo al contempo la dipendenza da paesi terzi.
La scelta di privilegiare i produttori europei solleva inevitabilmente interrogativi sulla compatibilità con le alleanze internazionali, in particolare con la NATO e gli Stati Uniti. Costa, però, ha ribadito l'importanza della collaborazione transatlantica, affermando che l'autonomia europea non è in contrasto con la cooperazione con gli alleati. Piuttosto, si configura come un elemento essenziale per rafforzare la partnership stessa, basata su una maggiore parità e reciprocità.
Le dichiarazioni di Costa saranno sicuramente oggetto di ampio dibattito nei prossimi giorni e settimane, innescando un’analisi approfondita delle implicazioni politiche ed economiche di questa nuova strategia di difesa europea. Rimane da vedere come questa visione si tradurrà in azioni concrete e quali saranno le reazioni da parte degli Stati membri e degli alleati internazionali. L'obiettivo, secondo Costa, è chiaro: un'Europa più sicura, più autonoma e più forte, capace di difendere i propri interessi strategici in modo efficace e indipendente.
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