Delitto di Garlasco, Stasi si dichiara innocente: "La verità verrà a galla".
Alberto Stasi: Dalla Cella alla Contabilità, la Rivincita di un Condannato
"La mia coscienza è leggera, dormo tranquillo." Queste le parole, cariche di significato, di Alberto Stasi, condannato a sedici anni per l'omicidio di Chiara Poggi, nel 2007 a Garlasco. BRBRLa sua vita, da quasi un anno, è radicalmente cambiata. Dal 2023, infatti, Stasi beneficia di un permesso che gli consente di trascorrere le giornate lavorative fuori dal carcere di Bollate. BRBROgni mattina, lascia la sua cella per recarsi presso una cooperativa sociale, dove svolge mansioni di contabilità. Un lavoro che, a quanto pare, gli offre una tregua dalla dura realtà carceraria e gli permette di sentirsi parte attiva della società. BRBR"Sono innocente e so aspettare", ha dichiarato Stasi, ribadendo la sua estraneità ai fatti. Una posizione che ha sempre mantenuto, fin dal giorno dell'arresto, e che continua a sostenere con fermezza. BRBRNonostante la condanna definitiva, Stasi sembra aver trovato un equilibrio, una sorta di "riscatto" attraverso il lavoro e la disciplina. La sera, puntualmente, rientra in cella, ma porta con sé la consapevolezza di aver trascorso una giornata utile, di aver contribuito, seppur in minima parte, al bene comune. BRBRQuesto percorso di reinserimento sociale, sebbene non cancelli la tragedia che lo ha coinvolto, rappresenta un segnale di speranza e di possibilità di redenzione, anche per chi è stato giudicato colpevole. BRBRLa vicenda di Alberto Stasi continua a far discutere e a sollevare interrogativi. Ma una cosa è certa: la sua storia è un esempio di resilienza e di determinazione, la testimonianza di un uomo che, nonostante tutto, non ha perso la speranza di dimostrare la propria innocenza e di rifarsi una vita.Fonte: Il Fatto Quotidiano(