Crisi ucraina: Mosca prevede un negoziato complesso con Washington, Kiev accusa l'ostruzionismo russo alla pace.
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Alta tensione in vista dei colloqui sauditi: Kiev apre al dialogo, Mosca alza la voce
La vigilia dei colloqui bilaterali in Arabia Saudita fra delegati ucraini e statunitensi è segnata da una palpabile tensione. Mentre l'Ucraina dichiara una rinnovata apertura al dialogo per una risoluzione pacifica del conflitto, la Russia risponde con un gesto di forza, espellendo due diplomatici britannici con l'accusa di spionaggio.BRIl Cremlino, tramite canali ufficiali, ha preannunciato che i negoziati con gli Stati Uniti saranno "lunghi e difficili". Parole che lasciano presagire un confronto tutt'altro che semplice e che confermano la distanza tra le posizioni delle due superpotenze.BRIl Presidente Zelensky, in un recente discorso, ha ribadito con forza la volontà dell'Ucraina di raggiungere la pace, accusando però Mosca di essere l'unico ostacolo alla sua realizzazione. "Vogliamo la pace, ma non c'è per colpa di Mosca", ha affermato, sottolineando la determinazione del suo Paese a difendere la propria integrità territoriale.BRLa contemporaneità di questi eventi – l'apertura al dialogo di Kiev, l'espulsione dei diplomatici britannici e le dichiarazioni del Cremlino – dipinge un quadro complesso e incerto. L'esito dei colloqui in Arabia Saudita si preannuncia cruciale per il futuro del conflitto e per le relazioni internazionali. La comunità internazionale guarda con attenzione agli sviluppi, nella speranza di una svolta verso la de-escalation.BRResta da vedere se l'apparente apertura al dialogo da parte di Kiev si tradurrà in concessioni concrete e se Mosca sarà disposta a cedere alle pressioni internazionali per una soluzione negoziata. Al momento, la strada verso la pace appare ancora lunga e tortuosa.```(