Groenlandia: il piano Trump: referendum e trattato speciale

Il Piano Trump per la Groenlandia: Un'Ambizione Rinascita?

Ton Dans, membro della United States Arctic Research Commission durante la prima amministrazione Trump, ha rilasciato a Repubblica un'intervista che getta luce su un progetto ambizioso e controverso riguardante la Groenlandia. Un progetto che, secondo Dans, affonda le proprie radici in un rapporto storico tra Stati Uniti e l'isola artica.

Dans ha spiegato: "Gli Usa hanno un rapporto storico con la Groenlandia, sin da quando la difendemmo dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Geograficamente, poi, appartiene al continente americano, non all’Europa". Questa affermazione, forte e carica di significati geopolitici, introduce l'idea cardine del piano: un'eventuale indipendenza della Groenlandia, seguita da un trattato speciale che consoliderebbe una stretta relazione con gli Stati Uniti.

La strategia, secondo quanto riportato dall'intervista, si articola in due fasi principali. La prima prevede il sostegno a un referendum per l'indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca. Questo aspetto è particolarmente delicato, considerando le complesse dinamiche politiche e le relazioni storiche tra i due paesi. Non è chiaro quanto sostegno concreto gli Stati Uniti siano disposti a fornire a questo processo, ma la dichiarazione di Dans sottolinea un interesse significativo.

La seconda fase, cruciale, prevede la stipula di un trattato speciale tra gli Stati Uniti e una Groenlandia indipendente. I dettagli di questo trattato rimangono vaghi, ma è lecito supporre che includerebbe accordi strategici riguardanti la sicurezza nazionale, le risorse naturali (tra cui minerali rari e strategici) e la presenza militare americana nell'Artico. L'accesso a basi militari e porti groenlandesi, in un contesto di crescente competizione geopolitica nell'Artico, rappresenterebbe un vantaggio strategico di primaria importanza per Washington.

L'intervista a Repubblica solleva interrogativi cruciali sul futuro della Groenlandia e sul ruolo degli Stati Uniti nell'Artico. Le implicazioni di un'indipendenza sponsorizzata dagli Stati Uniti sono di vasta portata, con potenziali ripercussioni sulle relazioni internazionali e sull'equilibrio di potere nella regione. La dichiarazione di Dans riaccende il dibattito sulla posizione geopolitica della Groenlandia e sulla crescente competizione per il controllo delle risorse artiche, ponendo l'accento sulle potenziali tensioni con la Russia e la Cina.

La prospettiva di un "piano Trump" rivisitato, anche in un contesto politico diverso da quello dell'amministrazione precedente, merita un attento esame. Il futuro della Groenlandia, e il ruolo che gli Stati Uniti intendono svolgere in questa parte del mondo, restano aspetti che necessitano di un'analisi approfondita. Le implicazioni economiche ed ambientali, oltre a quelle geopolitiche, andranno attentamente valutate.

(11-03-2025 01:00)