Mosca apre al dialogo (con riserve), mentre Trump soppesa nuove misure.

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Non c'è tregua: Putin intensifica gli attacchi in Ucraina. Vertice con gli USA a rischio?

Kiev sotto assedio: mentre la diplomazia tenta una difficile mediazione, le forze russe intensificano gli attacchi nell'est dell'Ucraina, in un chiaro tentativo di consolidare il controllo del territorio prima di un potenziale vertice con gli Stati Uniti. La situazione sul campo è drammatica, con segnalazioni di bombardamenti indiscriminati e un numero crescente di vittime civili.

Fonti interne al Cremlino, citate da diversi media internazionali, suggeriscono che Putin sarebbe disposto a concordare una tregua, ma solo a determinate condizioni, tra cui il riconoscimento delle conquiste territoriali russe e garanzie sulla neutralità dell'Ucraina. Queste richieste appaiono, al momento, inaccettabili per Kiev e per i suoi alleati occidentali.

Intanto, dagli Stati Uniti arrivano segnali contrastanti. Trump ha dichiarato di stare valutando nuove sanzioni contro la Russia, pur ribadendo la necessità di un dialogo diretto con Putin per risolvere la crisi. "Valutiamo sanzioni", avrebbe affermato Trump, senza specificare ulteriormente i settori eventualmente coinvolti. Questa ambiguità alimenta le incertezze sul futuro delle relazioni tra Washington e Mosca.

Gli analisti politici concordano su un punto: la prossima settimana sarà cruciale. La pressione militare russa, combinata con le manovre diplomatiche, determinerà l'esito del conflitto e, forse, il futuro dell'ordine geopolitico europeo.

Il Segretario Generale dell'ONU ha lanciato un appello urgente al cessate il fuoco, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di garantire l'accesso agli aiuti umanitari.

Ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime ore, con un'attenzione particolare alle reazioni degli alleati europei e alle prossime mosse della Casa Bianca.

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(07-03-2025 11:21)