Ustica: Nessuna verità per le vittime, la Procura di Roma chiude il caso. La reazione di Bonfietti.

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Strage di Ustica, Procura di Roma Chiede l'Archiviazione: Sdegno e Amarezza

Roma - La procura di Roma ha richiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980, gettando nello sconforto i familiari delle vittime. La decisione, anticipata da alcune fonti investigative, è stata accolta con profonda amarezza e indignazione da Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.

"È una ferita che si riapre, una pugnalata alla ricerca della verità," ha dichiarato Bonfietti. "I morti non hanno avuto giustizia e questa ennesima archiviazione è un insulto alla loro memoria e alla dignità dei loro cari." La Bonfietti ha espresso il proprio sgomento per l'esito delle indagini, sottolineando come, a suo avviso, non siano state compiute tutte le azioni necessarie per far luce su uno dei misteri più oscuri della storia italiana.

La richiesta di archiviazione arriva dopo anni di indagini, perizie e ricostruzioni che, pur avendo portato alla luce elementi interessanti, non sono riuscite a individuare con certezza le cause della tragedia. Le ipotesi più accreditate restano quella del missile o di una bomba a bordo, ma la mancanza di prove definitive ha reso impossibile individuare i responsabili.

La decisione della procura di Roma non chiude definitivamente il caso, in quanto i familiari delle vittime potranno presentare opposizione alla richiesta di archiviazione e chiedere nuove indagini. Tuttavia, la strada verso la verità appare sempre più impervia e le speranze di ottenere giustizia si affievoliscono.

La vicenda di Ustica continua a rappresentare una pagina dolorosa e controversa della storia italiana, un monito costante sulla necessità di fare chiarezza su eventi che hanno segnato profondamente la coscienza del Paese. La lotta per la verità, nonostante tutto, non si arresta.

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(05-03-2025 11:36)