Piano auto UE: le critiche di ANFIA e Vavassori, un'industria delusa

UE delude l'industria automobilistica: il piano per la transizione verde lascia l'ANFIA insoddisfatta

L'atteso documento della Commissione Europea sulla transizione ecologica del settore automotive ha lasciato un profondo senso di delusione tra gli operatori del settore. Secondo l'ANFIA, l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il piano manca di azioni concrete e non riesce a garantire quella neutralità tecnologica e competitività fondamentali per il futuro dell'industria automobilistica italiana ed europea.

"Il documento presentato dalla Commissione Europea è deludente", ha dichiarato Paolo Vavassori, Presidente dell'ANFIA, in una nota stampa diffusa oggi. "Ci aspettavamo un piano più incisivo, che offrisse un sostegno concreto alle imprese italiane e che promuovesse realmente una neutralità tecnologica, permettendo al mercato di scegliere la strada migliore per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, senza penalizzare specifiche tecnologie a favore di altre".

La critica principale dell'ANFIA si concentra sulla mancanza di un approccio realmente neutrale dal punto di vista tecnologico. Il settore teme che le scelte normative dell'UE possano favorire determinate tecnologie a scapito di altre, pregiudicando l'innovazione e la competitività delle aziende europee sul mercato globale. Vavassori ha sottolineato l'importanza di un approccio aperto e inclusivo, che permetta alle diverse tecnologie di coesistere e competere in modo equo. L'obiettivo, ha ribadito, deve essere la riduzione delle emissioni, non l'imposizione di una soluzione tecnologica specifica.

L'ANFIA chiede quindi alla Commissione Europea una revisione del piano, con l'introduzione di misure più concrete e di un approccio più attento alle esigenze del settore. Si auspica, in particolare, un maggiore sostegno agli investimenti in ricerca e sviluppo, alla formazione del personale e alla creazione di infrastrutture necessarie per la transizione energetica. La competitività dell'industria automobilistica europea, ha concluso Vavassori, è in gioco e richiede un intervento più deciso e lungimirante da parte delle istituzioni europee.

La delusione dell'ANFIA riflette un sentimento diffuso tra le aziende del settore, che si trovano ad affrontare sfide enormi in un mercato in rapida evoluzione. La pressione per la decarbonizzazione è forte, ma la mancanza di un quadro normativo chiaro e coerente rischia di rallentare l'innovazione e di compromettere la competitività dell'industria automobilistica europea a livello globale. La palla ora passa alla Commissione Europea, che dovrà rispondere alle preoccupazioni del settore e definire un piano più concreto e inclusivo per la transizione ecologica del settore automotive.

Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito web dell'ANFIA: https://www.anfia.it/

(06-03-2025 06:58)