Ecco un titolo riformulato: **Trump minaccia le università pro-Palestina: "Niente soldi se tollerate le proteste violente"**

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Trump contro le proteste universitarie: "Basta fondi se le università non intervengono!"

L'ex Presidente Donald Trump è tornato all'attacco, questa volta prendendo di mira le università americane e gli studenti che partecipano alle proteste pro-Palestina. In un recente comizio, l'ha dichiarato che, se tornasse alla Casa Bianca, taglierebbe immediatamente i fondi federali a quegli istituti che permettono "proteste illegali" e "azioni antiamericane" nei loro campus.

"Non possiamo permettere che le nostre università diventino incubatrici di odio e radicalismo," ha affermato con tono acceso, accusando le amministrazioni universitarie di essere troppo permissive nei confronti dei manifestanti. Ha aggiunto che tali proteste minano i valori americani e creano un ambiente ostile per gli studenti ebrei.

Le sue parole hanno scatenato un'ondata di reazioni contrastanti. I sostenitori hanno applaudito la sua fermezza e il suo impegno a difendere Israele, mentre i critici lo accusano di voler soffocare la libertà di espressione e di politicizzare l'istruzione superiore.

Il dibattito si infiamma ulteriormente, con molti che si chiedono quali siano i limiti della libertà di parola e quale ruolo debbano avere le università nel gestire le proteste studentesche. La questione dei finanziamenti federali è centrale, poiché molte università dipendono da essi per la ricerca e l'istruzione. Il suo piano, se attuato, potrebbe avere conseguenze devastanti per il sistema universitario americano.

Resta da vedere se le sue minacce si concretizzeranno qualora dovesse essere eletto, ma l'episodio sottolinea ancora una volta la sua capacità di polarizzare l'opinione pubblica e di inserirsi prepotentemente nel dibattito politico americano.```

(05-03-2025 07:27)