Bassetti attacca Viola: "Donna piacente, zero competenze"? La replica con Virginia Woolf.
Bassetti-Viola: Lo scontro tra virologi si fa letterario
La polemica tra il virologo Matteo Bassetti e la collega Maria Rosa Viola si infiamma. Dopo le dichiarazioni del primo, che aveva definito la dottoressa Viola una "donna piacente senza background", la risposta è arrivata in modo inaspettato: non con una replica scientifica, ma con la pubblicazione di un estratto da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf.
La scelta di postare un brano del celebre saggio sulla condizione femminile della scrittrice inglese è stata interpretata da molti come una sottile ma efficace risposta alle parole di Bassetti. Il brano scelto, ricco di riflessioni sulla difficoltà delle donne di affermarsi nel mondo accademico e intellettuale, sembra alludere direttamente alle critiche ricevute dalla dottoressa Viola, che, a detta di molti, ha un solido curriculum scientifico.
La vicenda ha immediatamente acceso un dibattito sui social media, con numerosi utenti che si sono schierati a favore di Viola, condannando le parole del professor Bassetti come sessiste e offensive. Altri, invece, hanno difeso il virologo, affermando che le sue erano solo considerazioni personali e che la polemica è stata gonfiata eccessivamente.
Indipendentemente dalle interpretazioni, l’episodio evidenzia una crescente tensione nel mondo della virologia italiana, caratterizzato spesso da accesi dibattiti pubblici. La scelta di Viola di replicare con un estratto letterario, piuttosto che con una risposta scientifica, ha ulteriormente amplificato la portata della controversia, trasformandola da una semplice diatriba professionale in un evento mediatico di rilevanza nazionale.
La pubblicazione su Instagram del brano di Virginia Woolf da parte della dottoressa Viola ha generato un’ondata di solidarietà e commenti di sostegno. Molti hanno sottolineato l'eleganza e l'efficacia della sua risposta, un’alternativa significativa alle polemiche spesso aspre e sterili che caratterizzano le discussioni online.
Il caso Bassetti-Viola, oltre a sollevare questioni di genere e rispetto professionale, apre un dibattito sull'utilizzo dei social media nel mondo scientifico e sul modo in cui gli esperti comunicano con il pubblico e tra di loro. L’episodio lascia spazio a riflessioni più ampie sul ruolo delle donne nella scienza e sulla necessità di un confronto civile e rispettoso, anche in ambiti particolarmente delicati come quello della ricerca scientifica in momenti di crisi sanitaria.
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