Carpenter propone di impiegare i beni russi congelati per sostenere l'Ucraina
Il braccio destro di Biden avverte: Kiev deve mostrare forza per evitare la capitolazione
Kurt Campbell, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per la regione Indo-Pacifica e figura chiave nell'amministrazione Biden, ha lanciato un chiaro avvertimento sulla situazione in Ucraina. In una recente intervista, Campbell ha sottolineato la necessità che Kiev si mantenga in una posizione di forza per evitare una possibile capitolazione, suggerendo addirittura che l'acquisto di armamenti statunitensi potrebbe essere uno strumento per influenzare l'eventuale ritorno di un'amministrazione Trump.
Secondo Campbell, una vittoria militare ucraina o un raggiungimento di una posizione di forza negoziale è fondamentale per scoraggiare qualsiasi tentativo russo di imporre una pace sfavorevole. “Dovrebbero comprare armamenti Usa per convincere Trump”, ha affermato, evidenziando l'incertezza geopolitica legata alle prossime elezioni presidenziali americane. L'implicazione è chiara: un'Ucraina militarmente forte rappresenta un deterrente non solo per la Russia, ma anche per eventuali cambiamenti di rotta nella politica estera americana.
L'analisi di Campbell si estende anche al rapporto tra la Casa Bianca attuale e il Cremlino. Con un tono critico, ha descritto l'amministrazione Biden come “molto più transazionale, molto più incline ad allinearsi con dittature come la Russia”. Questa affermazione, seppur indiretta, sembra suggerire una preoccupazione per una possibile eccessiva flessibilità nei confronti di Mosca, in contrasto con un approccio più assertivo che alcuni potrebbero preferire.
Campbell ha inoltre rivolto un appello agli alleati europei, esortandoli a utilizzare i beni russi congelati a seguito delle sanzioni per finanziare ulteriormente gli sforzi bellici ucraini. "Gli europei usino subito i beni russi congelati per armare l’Ucraina", ha dichiarato, sottolineando l'urgenza della situazione e la necessità di un'azione coordinata e decisiva da parte dei partner internazionali. Questa proposta rappresenta un'escalation nella richiesta di aiuti militari a Kiev, indicando una crescente preoccupazione per il prolungamento del conflitto e le sue potenziali conseguenze geopolitiche.
Le dichiarazioni di Campbell riflettono la complessità del panorama geopolitico attuale e sottolineano la posta in gioco estremamente elevata nel conflitto in Ucraina. Le sue parole rappresentano un monito sia per Kiev che per gli alleati occidentali, evidenziando la necessità di una strategia unitaria e decisa per sostenere l'Ucraina e contrastare le ambizioni russe.
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