L'Ucraina e la richiesta di Starmer agli alleati europei

Londra e Parigi lanciano un piano di pace per l'Ucraina, ma Starmer punta all'Italia e all'Ue

Londra e Parigi, stanche delle divisioni all'interno della NATO e dell'Unione Europea riguardo alla guerra in Ucraina, hanno deciso di intraprendere un'azione autonoma. Secondo fonti diplomatiche, le due capitali stanno elaborando un piano congiunto per la pace e il peacekeeping da presentare direttamente a Presidente Trump, nel tentativo di convincerlo a mantenere un impegno forte nei confronti dell'Europa e a non abbandonare l'Ucraina al suo destino. Questa iniziativa, se confermata, rappresenta una svolta significativa nella gestione della crisi ucraina, bypassando le intricate dinamiche istituzionali a livello europeo.

Ma le ambizioni britanniche non si fermano qui. Il Premier britannico Rishi Sunak, attraverso il suo portavoce, ha espresso la necessità di una "coalizione di volenterosi" per sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa. Questa coalizione, a detta del governo britannico, dovrebbe andare oltre il perimetro attuale degli aiuti militari e finanziari, estendendosi ad una più ampia cooperazione in ambito economico e strategico. In questo contesto, l'Italia e l'Unione Europea sono chiamate a giocare un ruolo chiave.

Starmer, leader del Partito Laburista britannico, ha recentemente dichiarato che l'Italia, vista la sua posizione geografica e il suo peso economico all'interno dell'UE, potrebbe essere un partner fondamentale per questa "coalizione di volenterosi". La richiesta implicita di un maggiore impegno da parte di Roma è chiara: Londra chiede all'Italia non solo un incremento degli aiuti militari, ma anche un impegno politico più forte e una maggiore leadership nella costruzione di una strategia europea unita e decisa nei confronti della guerra in Ucraina.

La proposta di Londra e Parigi a Trump, sebbene audace, potrebbe incontrare delle resistenze. L'amministrazione americana, pur impegnata nel sostegno all'Ucraina, sta mostrando segni di una crescente stanchezza rispetto al conflitto. L'efficacia del piano dipenderà dunque dalla sua capacità di presentare una visione credibile e realistica per la pace, capace di convincere anche la parte più scettica dell'opinione pubblica americana. Allo stesso tempo, la richiesta di Sunak all'Italia e all'Ue pone l'Italia di fronte ad una scelta cruciale: accettare il ruolo di partner chiave di una coalizione guidata dal Regno Unito, o rimanere ancorata ad una strategia europea più tradizionale e, forse, meno incisiva.

La situazione geopolitica resta quindi altamente fluida e incerta. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere se queste iniziative riusciranno a ridefinire la risposta occidentale alla guerra in Ucraina, e quale sarà il ruolo effettivo dell'Italia in questo nuovo scenario.

(02-03-2025 13:39)