Urgenza riarmo europeo: la guerra in Ucraina e l'appello di Von der Leyen
Vertice Londra: Europa divisa tra dazi e sicurezza ucraina
Londra - Il vertice di Londra sulla difesa comune europea e sulla sicurezza dell'Ucraina ha evidenziato le profonde divisioni tra gli alleati in merito alle strategie da adottare di fronte alla guerra in corso. La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze dei dazi, sottolineando però la volontà di trovare un accordo. "Siamo preoccupati dai dazi, ma siamo fiduciosi di poter trovare una soluzione che tuteli gli interessi italiani", ha dichiarato Meloni. Ha poi liquidato come "tifoserie inutili" i commenti sulla telefonata tra Trump e Zelensky, preferendo concentrarsi sugli aspetti concreti della collaborazione europea.
Un approccio più netto è arrivato da Herbert Kickl, che ha affermato che sarà l'Europa a dover gestire la sicurezza a Kiev. Questa affermazione evidenzia la tensione tra coloro che auspicano un maggiore coinvolgimento diretto dell'UE nella difesa dell'Ucraina e coloro che preferiscono un approccio più cauto e meno impegnato militarmente.
Dal Regno Unito, Keir Starmer ha annunciato che Gran Bretagna e Francia stanno collaborando alla stesura di un piano di pace. "Il Regno Unito e la Francia stanno lavorando a stretto contatto per elaborare un piano di pace che possa portare alla fine delle ostilità", ha dichiarato il leader laburista. L'annuncio, però, non ha fornito dettagli specifici sul contenuto del piano, lasciando aperto il dibattito sulla fattibilità di una soluzione diplomatica immediata.
Intanto, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un appello urgente per un riarmo dell'Europa. "Dobbiamo riarmare con urgenza l'Europa", ha dichiarato von der Leyen, sottolineando la necessità di rafforzare le capacità difensive del continente di fronte alle crescenti minacce. Questa affermazione rispecchia la crescente consapevolezza della necessità di un'Europa più autonoma e preparata a difendere i propri interessi strategici.
Il vertice di Londra ha dunque messo in luce un quadro complesso e frammentato, con le principali potenze europee che si confrontano su diverse strategie e priorità. La questione dei dazi, la sicurezza ucraina e il percorso verso una possibile soluzione diplomatica restano temi cruciali che richiederanno un'ulteriore e approfondita discussione nei prossimi mesi.
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