Zelensky replica a Trump: "Nessuna scusa, voglio garanzie per l'Ucraina"
Zelensky: Grazie America, ma le garanzie restano prioritarie
Zelensky ringrazia gli Stati Uniti, ma non si tira indietro sulle sue richieste di garanzie di sicurezza per l'Ucraina. La dichiarazione, rilasciata a Fox News dopo la accesa discussione con Donald Trump, chiarisce la posizione del presidente ucraino: nessun passo indietro sulle richieste di aiuti militari e supporto politico."Apprezzo profondamente il sostegno del presidente e del popolo americano," ha dichiarato Zelensky, ribadendo la gratitudine per l'aiuto finora ricevuto. "Ma la guerra continua e il mio dovere è garantire la sicurezza del mio paese. Non mi scuso per aver difeso l'Ucraina. Ho bisogno di garanzie concrete, non solo di parole."
La risposta di Zelensky arriva dopo una serie di attacchi da parte di Trump, che ha ripetuto le sue critiche alla gestione della guerra da parte dell'Ucraina e alle richieste di aiuti finanziari. Anche il senatore Marco Rubio si è espresso, pur con toni meno aspri di Trump, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza nell'utilizzo degli aiuti americani.
Le parole di Zelensky rappresentano una presa di posizione chiara: la ringraziamento agli Stati Uniti non si traduce in una concessione sulle richieste ucraine di garanzie di sicurezza a lungo termine. La necessità di un impegno duraturo da parte degli alleati occidentali resta al centro della strategia di Kiev.
L'Ucraina continua a subire attacchi russi, e la situazione sul campo rimane precaria. La fermezza di Zelensky nel mantenere le sue richieste, nonostante le pressioni e le critiche, evidenzia la determinazione dell'Ucraina a resistere e a ottenere le garanzie necessarie per la sua sicurezza futura. La vicenda evidenzia le complessità del rapporto tra Ucraina e Stati Uniti, un'alleanza cruciale ma non priva di tensioni.
La situazione geopolitica rimane tesa, con il conflitto in Ucraina che continua ad avere ripercussioni globali. Le dichiarazioni di Zelensky e le reazioni da parte di Trump e Rubio contribuiscono ad alimentare il dibattito sull'impegno a lungo termine degli Stati Uniti nei confronti dell'Ucraina e sulla necessità di una strategia unitaria da parte degli alleati occidentali.
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