**NATO: L'Italia alza l'impegno di spesa al 2,5% del PIL, strizzando l'occhio a Trump.**
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Scossone in Ucraina: Passaggio di consegne militare a Londra e Roma? Dietro la mossa, l'ombra di Trump e l'aumento delle spese NATO
Washington - Un terremoto geopolitico sembra profilarsi all'orizzonte ucraino. Fonti qualificate, vicine ad ambienti governativi, suggeriscono un imminente cambio di leadership nelle operazioni militari a sostegno di Kiev. Gli Stati Uniti, storicamente in prima linea, starebbero valutando un passaggio di consegne che vedrebbe Regno Unito e, in misura minore, Italia assumere un ruolo di maggior spicco.
La decisione, ancora avvolta nel riserbo, parrebbe essere legata a diverse considerazioni. Da un lato, una crescente frustrazione interna all'amministrazione USA per l'andamento del conflitto e le ingenti risorse economiche impiegate. Dall'altro, una strategia a lungo termine che mira a ridimensionare l'impegno diretto americano, favorendo un maggiore coinvolgimento degli alleati europei.
L'ombra di Trump si allunga su questa svolta. Il possibile ritorno alla Casa Bianca dell'ex Presidente, noto per le sue posizioni critiche nei confronti della NATO e per la sua insistenza sull'aumento della spesa militare da parte degli alleati, potrebbe aver accelerato il processo. Alcune indiscrezioni parlano di pressioni informali esercitate su Washington per incentivare un maggiore protagonismo europeo.
In questo contesto, l'Italia, grazie anche alla sua comprovata esperienza in missioni internazionali, potrebbe ricoprire un ruolo chiave, in particolare per quanto concerne l'addestramento delle truppe ucraine e il supporto logistico. Ovviamente, la decisione finale spetterà ai rispettivi governi e dipenderà dalle garanzie fornite in termini di risorse finanziarie e commitment politico.
Parallelamente, si discute insistentemente di un aumento generalizzato delle spese militari. L'obiettivo, caldeggiato da più parti, sarebbe quello di portare il contributo di tutti i Paesi membri della NATO almeno al 2,5% del PIL. Una mossa che, se concretizzata, rappresenterebbe un'ulteriore dimostrazione di responsabilità condivisa e di determinazione nel fronteggiare le sfide globali alla sicurezza. Maggiori informazioni sulla NATO
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