Magistrati in piazza: adesione massiccia contro la riforma del governo, definita "punitiva".

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Sciopero della Magistratura: Tribunali paralizzati contro la separazione delle carriere

Oggi, l'Italia ha assistito a una massiccia adesione allo sciopero indetto dall'Associazione Nazionale Magistrati (ANM). Tribunali e procure in tutto il Paese si sono fermati in segno di protesta contro la proposta di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. La partecipazione ha raggiunto livelli record, testimoniando la forte opposizione della magistratura al provvedimento.

Edmondo Bruti Liberati, figura di spicco nel panorama giudiziario, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze della riforma: "Questa separazione rischia di minare l'indipendenza della magistratura e, di conseguenza, la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario".

Le motivazioni dello sciopero sono state ribadite con forza da Santino Vassallo, Presidente dell'ANM, durante un'affollata conferenza stampa. "Non si tratta di difendere privilegi corporativi," ha dichiarato Vassallo. "Siamo preoccupati per l'impatto negativo che questa riforma avrà sulla qualità della giustizia e sulla sua imparzialità. Crediamo fermamente che un sistema giudiziario forte e indipendente sia essenziale per tutelare i diritti di tutti i cittadini."

Giuseppe Cascini ha aggiunto: "La separazione delle carriere, così come è stata proposta, introduce elementi di squilibrio che potrebbero compromettere l'efficacia dell'azione penale e la capacità di garantire processi equi e trasparenti."

La giornata di sciopero ha inevitabilmente causato disagi ai cittadini, con udienze rinviate e attività giudiziarie sospese. Tuttavia, l'ANM ha sottolineato che si tratta di un sacrificio necessario per difendere i principi fondamentali dello Stato di diritto. "Siamo consapevoli delle difficoltà che questo sciopero comporta per i cittadini," ha concluso Vassallo, "ma crediamo che sia un dovere morale e professionale opporci a una riforma che riteniamo dannosa per l'intero Paese."

Resta ora da vedere quali saranno le prossime mosse del Governo e come si evolverà il confronto con la magistratura su questa delicata e controversa questione.

Per ulteriori approfondimenti, visita il sito del Associazione Nazionale Magistrati.

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(27-02-2025 22:35)