Blackout in Cile: otto ore senza luce, poi il ritorno della corrente

Cile al buio: Blackout colossale accende la polemica contro il governo Boric

Un nuovo, devastante blackout ha gettato il Cile nel buio più totale. Per otto lunghe ore, circa il 99% del paese è rimasto senza elettricità, un evento che ha innescato lo stato di emergenza e un coprifuoco, provocando caos e disagi su scala nazionale. Il presidente Gabriel Boric ha puntato il dito contro le imprese private, accusandole di responsabilità nell'accaduto, in un'escalation di tensioni che rischia di aggravare ulteriormente la crisi politica.

"È inaccettabile che un evento di questa portata si ripeta nel giro di soli sei mesi," ha dichiarato Boric in un'intervista televisiva, ribadendo la sua determinazione a chiarire le responsabilità e a intraprendere azioni concrete per prevenire futuri disagi. L'ira del popolo è palpabile, con manifestazioni spontanee che si sono verificate in diverse città, alimentate dalla frustrazione per la mancanza di risposte concrete da parte del governo riguardo alle cause del blackout.

Il precedente blackout, avvenuto pochi mesi fa, aveva già sollevato forti critiche nei confronti della gestione del sistema elettrico cileno. Questa nuova interruzione, di gran lunga più estesa e prolungata, ha ulteriormente esacerbato le preoccupazioni sull'efficienza e la sicurezza della rete nazionale. Le autorità stanno ora conducendo indagini approfondite per accertare le cause del collasso, ma le prime ipotesi puntano a problemi nella trasmissione elettrica, con possibili insufficienze nelle infrastrutture.

L'impatto del blackout è stato drammatico. Ospedali e servizi essenziali sono stati costretti a ricorrere a generatori di emergenza, mentre migliaia di persone sono rimaste bloccate negli ascensori e nei mezzi di trasporto pubblici. Le scuole sono state chiuse, i voli sono stati cancellati e l'attività economica si è completamente paralizzata.

"La situazione è grave, la popolazione è stanca," ha commentato un residente di Santiago, intervistato da un giornale locale. "Non possiamo permetterci di vivere con questa costante incertezza. Il governo deve agire con decisione e garantire che ciò non accada più."

La reazione del governo Boric è stata immediata, con la dichiarazione dello stato di emergenza e l'imposizione del coprifuoco. Le forze armate sono state schierate per garantire l'ordine pubblico e assistere la popolazione. Tuttavia, la fiducia dei cittadini nel governo è fortemente diminuita, con molti che chiedono dimissioni e un cambiamento radicale nella politica energetica del paese. La ricostruzione di una rete elettrica più resiliente e affidabile è diventata, a seguito di questo doppio buio, una priorità assoluta per il Cile.

La ricostruzione dopo il mega blackout richiederà tempo e ingenti risorse. Il paese si trova ora a dover affrontare una sfida immensa, che va oltre la semplice riparazione delle infrastrutture danneggiate. La fiducia del popolo nel sistema, profondamente scossa, dovrà essere riconquistata attraverso azioni concrete e trasparenza.

(26-02-2025 04:20)