Natisone, l'attesa fatale: sei minuti al telefono prima della tragedia.
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Tragedia del Natisone: La madre di Patrizia Cormos accusa i soccorsi, indagine per omicidio colposo
Premariacco, Udine - L'eco della tragedia del Natisone, che ha strappato alla vita Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar, continua a risuonare con forza. Mentre le indagini della Procura di Udine si concentrano sulla catena dei soccorsi, emergono voci cariche di dolore e rabbia.
La madre di Patrizia Cormos ha espresso pubblicamente il suo sdegno, denunciando una presunta mancanza di supporto immediato ai giovani. "Non li hanno supportati," ha dichiarato con voce spezzata, aggiungendo dettagli strazianti sulle ultime comunicazioni della figlia, rimasta al telefono in attesa di aiuto per ben sei minuti. Sembra che la chiamata, in quei momenti cruciali, fosse accompagnata da musica, un dettaglio macabro che sottolinea la disperazione e la solitudine dei ragazzi.
La Procura, guidata dal procuratore Massimo Lia, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, ipotizzando responsabilità a carico di quattro persone. Al momento, non sono stati resi noti i nomi degli indagati, ma l'attenzione è focalizzata sulla gestione dell'emergenza e sulla tempistica dei soccorsi. Le autorità competenti stanno analizzando attentamente le registrazioni delle chiamate al 112 e le testimonianze dei soccorritori per ricostruire con precisione quanto accaduto in quelle ore drammatiche.
La comunità locale è profondamente scossa. La tragica scomparsa dei tre giovani ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei fiumi e sull'efficacia dei sistemi di allerta e soccorso. Molti si chiedono se si sarebbe potuto fare di più per evitare questa immane perdita. La speranza è che l'inchiesta faccia piena luce sulle responsabilità e che tragedie simili possano essere evitate in futuro.
Le famiglie delle vittime attendono risposte, mentre il dolore per la perdita dei loro cari è incommensurabile. La rabbia della madre di Patrizia Cormos è il grido di una comunità ferita che chiede giustizia e chiarezza.
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