Tre anni di guerra: il bilancio di Zelensky
Zelensky: "Pronto a dimettermi se l'Ucraina entra nella NATO"
Kiev, 24 febbraio 2024 - A tre anni dall'inizio dell'invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto una conferenza stampa a tutto campo, in cui ha toccato temi cruciali per il futuro del suo Paese. Tra le dichiarazioni più sorprendenti, la sua disponibilità a dimettersi se l'Ucraina dovesse entrare nella NATO.
Zelensky ha affermato: "Se l'adesione alla NATO comporterà la perdita di territori ucraini, non posso permetterlo. La sovranità del mio Paese è la mia priorità assoluta. Sono pronto a dimettermi se questa condizione sarà posta come requisito per l'ingresso nell'Alleanza Atlantica. Non posso sacrificare l'integrità territoriale dell'Ucraina per una promessa di protezione che potrebbe non essere effettivamente garantita".
La dichiarazione ha suscitato immediate reazioni in ambito internazionale, con analisti che sottolineano la complessità della situazione e le implicazioni geopolitiche di una simile decisione. La posizione di Zelensky evidenzia la delicatezza dei negoziati con la NATO e la necessità di trovare una soluzione che garantisca la sicurezza dell'Ucraina senza comprometterne la sovranità.
Un altro punto cruciale affrontato da Zelensky riguarda le terre rare. Il presidente ha ribadito la sua determinazione a non compromettere il futuro economico dell'Ucraina: "Non posso ipotecare il futuro del Paese per un guadagno immediato legato allo sfruttamento delle nostre risorse di terre rare. Dobbiamo garantire uno sviluppo sostenibile e responsabile, che tenga conto delle esigenze delle generazioni future". Questa affermazione sottolinea l'attenzione del governo ucraino verso una gestione oculata delle risorse naturali, in un momento di grande fragilità economica e geopolitica.
La conferenza stampa di Zelensky, ricca di spunti di riflessione, ha offerto uno sguardo approfondito sulla situazione attuale in Ucraina e sulle sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi anni. Le dichiarazioni sul possibile ritiro dalla corsa all'adesione alla NATO e sulla gestione delle risorse naturali evidenziano una leadership decisa a proteggere gli interessi nazionali, anche a costo di scelte impopolari.
L'anniversario dell'invasione è stato ricordato con commemorazioni in tutto il Paese, un momento di riflessione e di rinnovata determinazione nella lotta per la libertà e l'indipendenza nazionale.
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