Panama: centinaia di migranti espulsi dagli USA bloccati in un hotel
Migranti bloccate a Panama City: "Aiutateci, non siamo sicure"
Panama City, - Un grido disperato di aiuto echeggia dalle stanze dell’hotel Decápolis di Panama City, trasformato in un centro di “custodia temporanea” per centinaia di migranti espulsi dagli Stati Uniti. Due giovani donne, tra le tante bloccate nella struttura, hanno deciso di rompere il silenzio, denunciando condizioni precarie e una profonda sensazione di insicurezza. "Non siamo sicure nel nostro Paese", hanno dichiarato, rivolgendosi ai media internazionali con un appello straziante: "Aiutateci".
L’hotel Decápolis, inizialmente un normale albergo, è diventato un simbolo della complessa situazione migratoria che sta colpendo la regione centroamericana. Migranti provenienti da diverse nazioni, tra cui Venezuela, Cuba e Nicaragua, vi sono trattenuti in attesa di essere rimpatriati o di poter proseguire il loro viaggio. Le testimonianze raccolte parlano di sovraffollamento, mancanza di igiene e di adeguate condizioni sanitarie. La mancanza di privacy e la convivenza forzata in spazi ristretti generano ansia e paura, amplificando un senso di vulnerabilità già accentuato dalla precaria situazione in cui versano.
Le due ragazze, che preferiscono mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza, hanno descritto la loro esperienza come "terrificante". Hanno raccontato di vivere nella costante apprensione per la propria incolumità e per la mancanza di garanzie. La loro denuncia mette in luce le criticità di un sistema che, pur volendo gestire i flussi migratori, sembra lasciare vulnerabili coloro che più necessitano di protezione e assistenza.
La situazione all'hotel Decápolis solleva serie questioni umanitarie e di rispetto dei diritti fondamentali. Organizzazioni per i diritti umani e attivisti locali stanno chiedendo un intervento urgente da parte delle autorità panamensi e internazionali per garantire la sicurezza e il benessere dei migranti trattenuti. La richiesta è chiara: è necessario garantire condizioni di vita dignitose, assistenza medica adeguata e un processo di rimpatrio che rispetti i diritti umani.
La storia delle due ragazze e dei centinaia di migranti trattenuti all'hotel Decápolis è un potente richiamo alla responsabilità collettiva. È una testimonianza dell’urgente necessità di affrontare la crisi migratoria con soluzioni sostenibili e rispettose della dignità umana, evitando di relegare persone in situazioni di vulnerabilità e pericolo.
Seguiremo gli sviluppi della situazione e aggiorneremo costantemente con le ultime notizie.
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