Netanyahu porge condoglianze al Papa

Papa Francesco: Cancellazione messaggi un "errore", condoglianze a Netanyahu a tre giorni di distanza
Un silenzio imbarazzante, poi le scuse. La Santa Sede si trova a dover gestire le conseguenze di un'apparente svista diplomatica: la cancellazione di alcuni messaggi di cordoglio inviati dal Papa a seguito dell'attacco terroristico a Neve Yaakov, a Gerusalemme. La notizia, diffusa a macchia d'olio sui social media, ha sollevato un polverone, alimentando polemiche e interpretazioni.Solo a tre giorni di distanza dall'attentato, che ha causato la morte di sette persone, tra cui bambini, è arrivato il messaggio di Papa Francesco al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Un ritardo che ha destato perplessità e critiche, specie considerando la tempestività con cui la Santa Sede solitamente esprime vicinanza alle vittime di simili tragedie.
La situazione si è ulteriormente complicata con la successiva cancellazione dei messaggi stessi dalla pagina ufficiale del Vaticano. Una mossa che ha lasciato molti senza parole e che ha alimentato le speculazioni su possibili ragioni dietro questa decisione.
"È stato un errore", ha dichiarato oggi il portavoce vaticano, precisando che la cancellazione dei messaggi è stata involontaria e frutto di un malfunzionamento tecnico. Tuttavia, le scuse non sembrano aver placato del tutto le tensioni.
Il ritardo e la successiva cancellazione dei messaggi hanno messo in luce una potenziale fragilità nella comunicazione della Santa Sede, sottolineando la necessità di maggiore attenzione e rapidità nel gestire eventi di portata internazionale. La vicenda, inoltre, solleva interrogativi sulla gestione interna delle comunicazioni vaticane.
Netanyahu, da parte sua, ha ricevuto le condoglianze, anche se con un ritardo significativo. Resta da capire se questa vicenda lascerà strascichi nelle già complicate relazioni tra la Santa Sede e Israele.
L'episodio, oltre a generare imbarazzo diplomatico, evidenzia l'importanza di una comunicazione chiara, tempestiva e impeccabile, soprattutto in contesti delicati come quelli che seguono tragedie di tale portata. L'impegno della Santa Sede nel promuovere la pace e la solidarietà internazionale deve essere rafforzato anche attraverso una comunicazione efficace ed esente da imprecisioni. La fiducia del pubblico, sia esso di fede cattolica o meno, è un bene prezioso che richiede attenta tutela.
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