Liberazione: 80 anni dopo, il Parlamento ricorda, Comuni divisi

Liberazione: 80 anni dopo, il Parlamento ricorda, Comuni divisi

25 Aprile: Polemiche e celebrazioni contrastanti per l'80° della Liberazione

La giornata dedicata alla Liberazione d'Italia si è tinta di diverse sfumature quest'anno, tra commemorazioni ufficiali e controversie locali.

Il Presidente del Senato ha sottolineato l'importanza di una riflessione condivisa su uno dei momenti più significativi della storia nazionale, in occasione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione. "È fondamentale che si guardi con maggiore condivisione a uno dei momenti fondanti dell'Italia", ha dichiarato, evidenziando il valore della memoria collettiva e della necessità di un'interpretazione unitaria di questo evento storico. La sua affermazione arriva in un contesto di celebrazioni contrastanti in diverse zone del Paese.

A Genazzano (Roma) e in due Comuni della Valcamonica, infatti, non si è svolto il tradizionale corteo celebrativo, alimentando polemiche e dibattiti sulla scelta di alcuni amministratori locali. A Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, la situazione è ulteriormente aggravata dal divieto di cantare "Bella Ciao", canto simbolo della Resistenza, durante le commemorazioni.

Questa decisione ha suscitato forti reazioni da parte di associazioni partigiane e di diverse personalità politiche, che hanno denunciato un'azione contraria allo spirito della ricorrenza e alla libertà di espressione. La scelta di vietare il canto, in particolare, è stata definita "un gesto inaccettabile" da molti, considerato un attacco alla memoria storica e ai valori antifascisti che la Liberazione rappresenta.

Il Parlamento, invece, ha celebrato l'anniversario con una solenne commemorazione, ribadendo il valore della Resistenza e il ruolo fondamentale della lotta di liberazione per la nascita della Repubblica Italiana. L'evento ha visto la partecipazione di numerose autorità e rappresentanti delle istituzioni, in un clima di rispetto e riflessione. La discrepanza tra le celebrazioni ufficiali e le iniziative locali, tuttavia, ha evidenziato una frammentazione del ricordo e una necessità di un'azione educativa più incisiva per garantire che la memoria della Resistenza sia trasmessa correttamente alle generazioni future. La vicenda, dunque, apre un importante dibattito sul ruolo delle istituzioni locali nella preservazione della memoria storica e sulla libertà di espressione, temi cruciali per la coesione sociale e il futuro del Paese.

La contrapposizione tra le celebrazioni ufficiali e le polemiche locali sottolinea la complessità del ricordo della Liberazione, un evento che continua ad alimentare discussioni e interpretazioni diverse.

(24-04-2025 15:58)