PMA e maternità single: la storia di Serena e Santiago

PMA e maternità single: la storia di Serena e Santiago

La battaglia di Serena: PMA negata in Italia, figlio nato a Barcellona

Serena Reali, 37 anni, ha dovuto affrontare un lungo e doloroso percorso per diventare madre.
Un percorso che l'ha portata lontano dall'Italia, a Barcellona, per poter finalmente abbracciare il suo Santiago, nato grazie alla fecondazione medicalmente assistita (PMA). Un diritto negato nel suo Paese, dove la legislazione attuale pone stringenti limiti all'accesso alla PMA per le donne single.

"Sono dovuta andare in Spagna per realizzare il mio sogno di maternità", racconta Serena con voce commossa. "In Italia, il mio desiderio di diventare madre è stato ostacolato da una legge che non riconosce il mio diritto a una famiglia. Ho dovuto affrontare spese ingenti, una separazione fisica dalla mia famiglia e un disagio emotivo immenso. Ma non mi sono arresa".

La storia di Serena non è un caso isolato. Molte donne italiane, come lei, si trovano costrette a recarsi all'estero per accedere a trattamenti di PMA che in Italia sono vietati o fortemente limitati. Questo crea una profonda disparità di accesso alle cure, violando, secondo molti, il principio costituzionale di uguaglianza.

Serena, determinata a combattere per i suoi diritti e per quelli di altre donne nella sua situazione, ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale. "Ho fatto ricorso alla Consulta", spiega, "perché credo che ogni donna debba avere la possibilità di scegliere se e quando diventare madre, indipendentemente dal suo stato civile. Spero che la Corte riconosca il mio diritto a una famiglia e che modifichi una legge che considero ingiusta e discriminatoria".

Il caso di Serena Reali e di altre donne come lei, mette in luce un'urgente necessità di riforma della legge italiana sulla PMA. Una legge che, invece di garantire l'accesso a trattamenti sanitari essenziali, crea ostacoli e discriminazioni per le donne che desiderano diventare madri.

La lotta di Serena è una lotta per i diritti delle donne, per il diritto alla scelta e per il diritto a una famiglia. Una lotta che merita il sostegno di tutti coloro che credono nell'uguaglianza e nella giustizia. Seguiremo con attenzione l'evolversi del ricorso alla Corte Costituzionale e speriamo che la sentenza possa dare una svolta positiva, aprendo la strada a una legislazione più inclusiva e rispettosa dei diritti delle donne italiane.

Per maggiori informazioni sulla PMA e sulla legislazione italiana, si consiglia di consultare il sito del Ministero della Salute. Ministero della Salute

(24-04-2025 01:00)