Guerra dei dazi: Cina smentisce, 12 Stati Usa contro Trump

Guerra dei dazi: Cina smentisce, 12 Stati Usa contro Trump

Trump e i dazi sulle auto: scontro con la Cina e 12 Stati Usa

Un'ondata di polemiche travolge l'amministrazione Biden a seguito della decisione di alleggerire alcuni dazi sulle importazioni di componenti auto dalla Cina. La mossa, presentata come un tentativo di ridurre i costi per i consumatori americani, ha scatenato immediate reazioni, con la Cina che nega qualsiasi trattativa in merito e 12 Stati Usa che hanno intentato una causa contro l'esecutivo.

Secondo quanto riportato da diverse fonti, il presidente intende esentare alcune tipologie di componenti auto cinesi dai dazi più elevati, una misura che potrebbe avere un impatto significativo sul settore automobilistico americano. Si tratta di una decisione delicata, che bilancia la necessità di contenere i prezzi con le preoccupazioni relative alla concorrenza sleale e alla sicurezza nazionale. La Casa Bianca non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale dettagliata, ma fonti interne suggeriscono che l'obiettivo è quello di mitigare l'inflazione e di rafforzare la competitività del settore automobilistico statunitense, anche se questo potrebbe avvenire a scapito di altre industrie nazionali.

La Cina, tramite il suo Ministero del Commercio, ha smentito categoricamente qualsiasi trattativa preliminare o accordo con l'amministrazione Biden riguardo ai dazi. Pechino ha ribadito il proprio impegno per il libero scambio, ma ha anche sottolineato la necessità di un trattamento equo e reciproco nel commercio internazionale. Questa smentita getta ulteriore ombra sulla trasparenza della decisione presidenziale e solleva interrogativi sulle motivazioni reali che hanno portato a questa scelta.

Intanto, 12 Stati Usa, guidati da Associated Press, hanno presentato una causa contro l'amministrazione, accusandola di aver agito in violazione delle leggi commerciali e di aver danneggiato le industrie automobilistiche locali. Gli Stati ricorrenti sostengono che la riduzione dei dazi favorisce ingiustamente le aziende cinesi a discapito delle aziende americane, creando una concorrenza sleale e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. La battaglia legale si preannuncia lunga e complessa, con implicazioni significative per il futuro delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

L'evolversi della situazione è monitorato con attenzione dagli operatori di mercato, con le borse americane che reagiscono con cautela alle notizie. L'incertezza sull'effettiva portata delle misure e sulle possibili contromisure cinesi genera volatilità e alimenta le preoccupazioni riguardo alle prospettive economiche a breve e medio termine. La vicenda evidenzia la complessità delle relazioni commerciali internazionali e i delicati equilibri che l'amministrazione americana deve gestire in un contesto geopolitico sempre più instabile.

(24-04-2025 17:04)