"Fischia il vento": il coro revisiona il testo, addio a termini controversi

"Fischia il vento": il coro revisiona il testo, addio a termini controversi

Scandalo a La Spezia: "Fischia il Vento" censurato per gli 80 anni della Liberazione

Alla vigilia delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione, una vicenda imbarazzante scuote La Spezia. Un coro sociale legato al Comune, invitato dall’ANPI provinciale a partecipare agli eventi commemorativi, ha modificato il testo di "Fischia il vento", uno dei canti simbolo della Resistenza. La scelta, apparsa inaspettata e inopportuna a molti, ha suscitato sdegno e polemiche.

La versione eseguita dal coro ha eliminato parole cruciali come “rossa” e “fascista”, sostituendo il riferimento alla bandiera rossa con quello più generico di “bandiera italica”. Questa modifica, considerata da molti una grave alterazione del significato storico e politico del canto, ha acceso un acceso dibattito sulla presunta manipolazione della memoria storica.

La decisione di censurare alcuni termini del brano ha lasciato perplessi numerosi cittadini e associazioni. La scelta di rimuovere riferimenti così significativi alla lotta antifascista è stata interpretata come un tentativo di edulcorare la memoria storica, appiattendo la complessità del periodo e svuotando il canto della sua potente carica simbolica. L’Anpi provinciale, che ha invitato il coro all’evento, non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito, alimentando ulteriormente le tensioni.

L’episodio solleva interrogativi importanti sul modo in cui si intende commemorare la Liberazione e sulla necessità di preservare la memoria storica nella sua integrità, senza censure o riletture strumentali. Il rischio, denunciano alcuni, è quello di banalizzare una pagina fondamentale della storia italiana, rischiando di minimizzare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia.

Numerosi esponenti della sinistra spezzina hanno espresso la propria indignazione per l’accaduto, definendo la modifica del testo un atto grave e inaccettabile. L’episodio, inoltre, getta una luce inquietante sulle possibili pressioni che potrebbero aver spinto alla modificazione del testo del canto partigiano.

L’intera vicenda necessita di un chiarimento pubblico e trasparente da parte di tutte le parti coinvolte, a partire dall’ANPI provinciale e dall’amministrazione comunale. La comunità spezzina aspetta risposte chiare e concrete su quanto accaduto, e su quali misure verranno adottate per evitare che simili episodi si ripetano in futuro. La memoria della Resistenza, patrimonio collettivo di inestimabile valore, merita rispetto e tutela.

Si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte delle autorità locali e delle associazioni coinvolte per fare chiarezza su questa controversa vicenda.

(24-04-2025 18:13)