Istanbul colpita da forte terremoto: magnitudo 6.2

Terremoto a Istanbul: Otto scosse di assestamento dopo la violenta scossa di magnitudo 6.2
Istanbul è stata colpita da un violento terremoto di magnitudo 6.2, seguito da almeno otto scosse di assestamento con magnitudo compresa tra 3.5 e 5.9. La popolazione è stata colta di sorpresa e la paura è palpabile. Secondo i primi dati diffusi dalle autorità, oltre 230 persone hanno riportato ferite, molte delle quali a causa di salti disperati dalle finestre per mettersi in salvo.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di seguire da vicino l'evolversi della situazione, assicurando il massimo impegno del governo per soccorrere la popolazione colpita e per garantire la sicurezza dei cittadini. "Stiamo monitorando costantemente la situazione e stiamo fornendo tutto il supporto necessario alle aree colpite", ha affermato Erdogan in un comunicato stampa diffuso sui canali ufficiali della presidenza turca.
Le immagini che giungono da Istanbul mostrano scene di panico e devastazione. Edifici danneggiati, strade bloccate e persone in cerca di aiuto. I soccorsi sono in azione per cercare eventuali persone intrappolate sotto le macerie. La priorità assoluta è quella di garantire assistenza medica ai feriti e trovare rifugio per chi ha perso la casa.
L'intensità del terremoto e delle scosse di assestamento ha gettato nel panico la popolazione, già provata dagli eventi sismici degli ultimi anni. Molte persone hanno trascorso la notte all'aperto, temendo ulteriori scosse. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere vigile e a seguire le indicazioni di sicurezza.
La situazione rimane critica e nelle prossime ore si attendono ulteriori aggiornamenti. Il bilancio dei danni e dei feriti potrebbe purtroppo aggravarsi. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi della situazione, pronta ad offrire il proprio sostegno alla Turchia in caso di necessità.
È fondamentale mantenere la calma e seguire le indicazioni delle autorità per garantire la sicurezza propria e altrui.
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