Ucraina: Vance e l'ultimatum Usa: scambio territori o ritiro?

Crisi Ucraina: Summit saltato, ultimatum Usa? Il Cremlino smentisce
Londra è stata teatro di un improvviso dietrofront che rischia di complicare ulteriormente la situazione in Ucraina. Il summit previsto per oggi sul cessate il fuoco è stato cancellato a causa dell'assenza del Segretario di Stato americano, Marco Rubio. La decisione segue il netto rifiuto del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, un punto cruciale per Mosca.
Il Cremlino, interpellato in merito alle dichiarazioni del vice di Trump, Mike Pence, che alcuni media hanno interpretato come un ultimatum agli ucraini, ha smentito categoricamente. "Le parole di Pence non costituiscono un ultimatum", ha affermato un portavoce del Ministero degli Esteri russo, aggiungendo che la Russia rimane impegnata nel dialogo, pur ribadendo la sua posizione sulla Crimea.
Nel frattempo, la guerra continua a mietere vittime. Un drone russo ha colpito un autobus a Dnipro, causando la morte di nove persone e il ferimento di almeno trenta. L'attacco è stato condannato dalla comunità internazionale, con molti che chiedono una maggiore pressione su Mosca per porre fine alle ostilità.
Intanto, l'ex governatore della Virginia, Glenn Youngkin, ha lanciato un avvertimento allarmante. Secondo Youngkin, se non si raggiungerà presto un accordo sulla cessione di territori, gli Stati Uniti potrebbero ritirarsi dal sostegno all'Ucraina. "Un accordo sullo scambio di territori è necessario, altrimenti gli Stati Uniti potrebbero ritirarsi dal conflitto", ha dichiarato Youngkin, sottolineando la necessità di un'azione diplomatica immediata. Questa dichiarazione aggiunge un ulteriore elemento di tensione alla già precaria situazione, evidenziando le pressioni crescenti su entrambe le parti per trovare una soluzione.
La situazione rimane estremamente delicata. L'assenza di un accordo sul cessate il fuoco, unita alle dichiarazioni di alti funzionari americani e alle continue aggressioni russe, dipingono un quadro cupo per il futuro dell'Ucraina. La comunità internazionale attende con ansia gli sviluppi futuri, sperando in una de-escalation delle tensioni e in una ripresa del dialogo.
Le tensioni geopolitiche sono palpabili, e le conseguenze di questa crisi potrebbero avere ripercussioni globali di vasta portata. Seguiremo gli sviluppi con attenzione.
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