Papa Francesco: 200mila euro ai detenuti prima della morte, secondo Monsignor Ambarus

Papa Francesco: 200mila euro ai detenuti prima della morte, secondo Monsignor Ambarus

Delegato Vaticano: Bilancio negativo sull'assistenza ai detenuti, nonostante la donazione di Papa Francesco

Monsignor Krzysztof Nykiel, delegato pontificio per le carceri italiane, ha espresso un giudizio fortemente critico sulla situazione delle strutture carcerarie italiane e sull'impegno delle istituzioni a favore dei detenuti. In un'intervista rilasciata oggi, il monsignore ha dichiarato: “Nonostante il nostro enorme impegno e la dedizione di tanti operatori, le istituzioni non hanno fatto nulla per dare anche solo un piccolo segnale di cambiamento concreto. Il mio bilancio, purtroppo, non è positivo.

La dichiarazione di Monsignor Nykiel arriva a pochi mesi dalla scomparsa di Papa Francesco. La gravità del giudizio è ulteriormente accentuata dalla notizia, rivelata dallo stesso Monsignor Ambarus, di una donazione di 200.000 euro fatta dal Pontefice ai detenuti direttamente dal suo conto personale prima della sua morte.

Questa generosità del Santo Padre dimostra ancora una volta la sua profonda attenzione per i più fragili e dimenticati”, ha commentato Monsignor Ambarus, sottolineando il contrasto tra la volontà del Papa e l'inerzia delle istituzioni. “È un gesto di grande umanità che, però, non può bastare. Servono interventi strutturali, maggiori risorse e una maggiore attenzione alle esigenze dei detenuti, non solo dal punto di vista materiale, ma anche da quello umano e rieducativo.

Le parole dei due alti prelati mettono in luce una situazione di profondo disagio e abbandono all'interno del sistema penitenziario italiano. La donazione papale, pur significativa, evidenzia la mancanza di un impegno istituzionale adeguato e solleva interrogativi sulla reale efficacia delle politiche di reinserimento sociale. L'appello dei due monsignori è un invito pressante alle autorità competenti ad affrontare con maggiore decisione e concretezza le problematiche del carcere italiano, garantendo dignità e speranza a coloro che sono privati della libertà.

La questione è di fondamentale importanza per la società tutta, non solo per chi si occupa di giustizia ma per chiunque creda nei principi di dignità umana e di reinserimento sociale. È necessario un'azione coordinata e responsabile da parte di tutte le istituzioni coinvolte per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e contrastare l'elevato tasso di recidività. La strada per un sistema penitenziario più giusto ed efficace è ancora lunga e richiede un impegno concreto da parte di tutti.

(23-04-2025 08:26)