Ecco un possibile titolo: **Il gelido decoro dietro l'agonia eterna.**

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L'Addio Solenne: Francesco, l'Ultimo Viaggio in Rosso
Città del Vaticano - Un silenzio denso, quasi palpabile, avvolge Piazza San Pietro. Il corpo di Francesco, avvolto nel rosso cardinalizio, riposa nella bara. Un rosso che non è solo colore liturgico, ma simbolo di passione, di sacrificio, di un pontificato segnato dalla volontà di portare la Chiesa alle periferie del mondo.
La compostezza del Pontefice, anche nel rigor mortis, evoca immagini di sovrani di un'epoca passata. Un'immagine potente, che contrasta con le sofferenze fisiche degli ultimi mesi, esposte pubblicamente, come già avvenuto con Giovanni Paolo II. Una scelta, quella di non nascondere la malattia, che parla di una Chiesa trasparente, umana, vicina al dolore del popolo.
Il volto, segnato dalle rughe e dalla fatica, non cela una serenità quasi mistica. Sembra ripercorrere, in quell'ultimo riposo, le tappe di un cammino intenso, fatto di scelte coraggiose, di dialoghi difficili, di un amore incondizionato verso i più deboli.
Le vesti rosse, simbolo del martirio, richiamano il suo impegno per la giustizia e la pace. Un impegno che ha spesso generato polemiche e resistenze, ma che lo ha reso una figura di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo.
Il feretro, semplice ma solenne, è circondato da una guardia d'onore discreta. La Piazza, gremita di fedeli provenienti da ogni angolo del globo, attende in silenzio l'inizio dei funerali. Un addio ad un Papa che ha saputo parlare al cuore del mondo, anche attraverso la fragilità del suo corpo.
Il ricordo del suo pontificato, segnato da riforme coraggiose e da un'apertura verso i più emarginati, resterà impresso nella storia della Chiesa e del mondo.
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