Addio al dottor Anelli: un mondo malato orfano del suo medico

Addio al dottor Anelli: un mondo malato orfano del suo medico

La Chiesa come "ospedale da campo"? La polemica tra Anelli e la Cei

Una dichiarazione del Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), Filippo Anelli, ha acceso un acceso dibattito sulla concezione della Chiesa nel mondo contemporaneo. Anelli, intervenuto recentemente in un'importante assise medica, ha affermato che "il mondo malato perde il suo medico", riferendosi implicitamente alla percezione di un distacco crescente tra la Chiesa e le esigenze del mondo attuale.

La frase, sibillina ma carica di significato, ha suscitato diverse interpretazioni. Anelli non ha esplicitato il suo pensiero in modo diretto, ma la sua critica sembra alludere alla necessità di un maggiore impegno da parte della Chiesa nella soluzione di problemi sociali e sanitari urgenti. Il riferimento alla "Chiesa come ospedale da campo", concetto spesso utilizzato per descrivere un approccio pratico e di aiuto immediato, viene qui ribaltato: l'ospedale da campo, in questa ottica, sembra non essere più abbastanza attrezzato o effettivamente presente laddove la sofferenza è più acuta.

La risposta della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) non si è fatta attendere, seppur in modo indiretto. Diverse dichiarazioni rilasciate da esponenti della Cei sottolineano l'impegno della Chiesa in ambito sociale e caritativo, citando numerose iniziative a supporto dei più fragili. Si evidenzia, inoltre, la complessità dei problemi attuali e la necessità di un approccio multidisciplinare per affrontarli, che coinvolga anche le istituzioni civili e il mondo della sanità. La Cei ribadisce, infine, il suo fondamentale ruolo nella promozione di valori etici e spirituali come fondamento per una società più giusta e solidale.

Il dibattito, dunque, rimane aperto. La posizione di Anelli, pur non essendo una critica esplicita all’operato della Chiesa, solleva importanti questioni sul ruolo delle istituzioni religiose nel contesto sociale contemporaneo e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra fede e ragione, tra spiritualità e impegno concreto per il bene comune. La sfida è quella di trovare un terreno comune per affrontare le sfide del presente, riconoscendo il valore di ogni apporto e la necessità di una collaborazione effettiva tra diversi attori.

La questione è di grande rilevanza, e la discussione pubblica è necessaria per capire come le istituzioni, religiose e civili, possano collaborare per il bene della società.

Seguiremo gli sviluppi di questa importante discussione.

(21-04-2025 12:39)